Musica nella magnificenza barocca della Chiesa di San Giuliano
La magnificenza barocca della Chiesa di San Giuliano in via Crociferi, ha accolto il Concerto “Note di Natale” delle Corali polifoniche “Imago vocis”, curata e diretta sin dal 1987 da Padre Salvatore Resca, e “Tempus Iocundum”, fondata nel 2020 da Bruna D’Amico. Promossa dalla Società Catanese Amici della Musica(SCAM) e dal Kiwanis Catania Centro, attraverso la sinergia dei rispettivi presidenti Anna Rita Fontana e Antonio Maria Greco, la manifestazione, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza, è stata di gran lunga apprezzata da una platea gremita.
Emozionante di certo il connubio scaturito dalla bellezza architettonica e dalle suggestive melodie corali che, dirette magistralmente da Padre Resca pervenivano ad intensi livelli espressivi, coinvolgendo i numerosi presenti sensibili all’articolato programma: dalla sobrietà dei brani gregoriani (Rorate coeli desuper) a cappella e dai classici natalizi come Stille nacht di Gruber, tra fiaccole accese, entrambi a cori riuniti, si trascorreva sul versante di un estroso Novecento, sino a brani tradizionali siciliani, come la Ninna nanna di la notti di Natali, creazione del maestro D‘Amico e da lei stessa accompagnata al pianoforte, sulle armonie del coro Imago vocis completato dalla base strumentale di musicisti validissimi, quali Anna Spoto al flauto, Gabriele Pasqualini al clarinetto, Ferdinando D’Urso al sax tenore, Anselmo Petrosino alla fisarmonica e Peppe Liotta al basso.
Lo stesso organico, insieme alla ferrata batteria di Silvestro Rizzo, offriva un’oculata base all’intera serata, che traeva arricchimento dal tradizionale siciliano Maria lavava, dall’esultante Feliz navidad di Josè Feliciano e dai ritmi ondeggianti di Ariel Ramirez, riflessi nella coreografia del coro nei brani Anunciaciòn (richiesto come bis) e Los reyes magos: questi ultimi si improntavano entrambi alla briosità delle danze argentine, con singolari effetti percussivi.
Ad inframezzare l’esecuzione corale sono stati dei brani solistici dell’eclettico Petrosino su una fisarmonica dalle chances sinfoniche, con la quale eseguiva Acquarelli cubani, Oblivion di Astor Piazzolla e l’Intermezzo da Cavalleria Rusticana. All’abilità polifonica dei coristi si affidava ancora il canone a 5 voci Orchestra , ed in chiusura entrambi gli ensemble esprimevano la solennità di George Friedrich Haendel, nel Canticorum jubilo.
Entusiastici i consensi della folta platea. che ha tributato calorosi applausi all’intera formazione musicale per la sua spiccata forza aggregante.