26 novembre, Giornata Nazionale della Colletta Alimentare
“Quanti poveri genera l’insensatezza della guerra! […] Come membri della società civile, manteniamo vivo il richiamo ai valori di libertà, responsabilità, fratellanza e solidarietà. E come cristiani, ritroviamo sempre nella carità, nella fede e nella speranza il fondamento del nostro essere e del nostro agire […] Davanti ai poveri non si fa retorica, ma ci si rimbocca le maniche, attraverso il coinvolgimento diretto, che non può essere delegato a nessuno […] Non è l’attivismo che salva ma l’attenzione sincera e generosa […] Nessuno può sentirsi esonerato dalla preoccupazione per i poveri e per la giustizia sociale.”
Il “Banco Alimentare” lavora quotidianamente da 33 anni alla propria missione caritativa ed educativa, a partire dall’esempio del “Banco dos Alimentos” di Barcellona, affinché anche in Italia esistesse una “banca del cibo”, e dall’incontro fra due grandi personaggi: il Cavalier Danilo Fossati, allora presidente della “Star”, e Monsignor Luigi Giussani, fondatore del movimento di “Comunione e Liberazione”: guardando agli ultimi dati pubblici, relativi al 2019, sono circa un milione e mezzo le persone che si rivolgono alle più di settemila strutture sostenute dalla rete del “Banco”, che si avvale della presenza di circa duemila volontari.
Guardando alle due sedi presenti nel territorio siciliano, quella ubicata al MAAS di Catania, che serve sette delle nove province (escluse Trapani e Palermo), supporta 409 strutture caritative, distribuendo annualmente più di duemila tonnellate di cibo e aiutando quasi 150mila persone (dati 2021); la struttura di Palermo aiuta 96mila persone attraverso le 262 strutture convenzionate.
I numeri servono solo a dare conferma di un aiuto concreto, alimentato ulteriormente dal gesto della Colletta. Ma a spiegare il valore di questa proposta, dopo 26 anni, è Giovanni Bruno – presidente della fondazione – nell’odierno editoriale de “ilsussidiario.net”:
«[…]è occasione per rinnovare innanzitutto la coscienza del bisogno che ognuno di noi ha, che ognuno di noi è. Una giornata in cui in tutta Italia, davanti a 11mila supermercati, oltre 140mila volontari ricordano a se stessi e a tutti i concittadini che si può vivere avendo come fondamento dei rapporti, personali e sociali, la condivisione e la solidarietà, dove l’attenzione al bisogno degli altri può essere il tratto fondamentale e costitutivo. E questo in qualunque circostanza ci tocchi vivere: con la pandemia che ci lascia più fragili e spaesati, con la guerra così vicina a noi che oltre a mietere vittime e generare profughi giunti anche nelle nostre città, provoca un impoverimento per tante persone generato dal crescere dei prezzi e delle bollette e una diffusa preoccupazione e incertezza per il futuro. Certo, sarà importante anche quante tonnellate di cibo si riusciranno a raccogliere, perché purtroppo tanti si stanno aggiungendo ai 5,6 milioni di persone in povertà assoluta. […] C’è bisogno di prossimità, di relazioni, di qualcuno capace di condividere, con il cibo, attenzione, tempo, cura. […] Facciamo allora un gesto concreto, insieme, e ci accorgeremo che davvero “la colletta fa bene a chi la fa”, come il più anziano volontario di Banco Alimentare e iniziatore della Colletta – 90 anni, ancora oggi in attività – sempre ci ricorda.»
Sarebbero tantissime e tutte molto belle le storie dei numerosi volontari che in questi 26 anni hanno rappresentato il cuore pulsante del Banco Alimentare e della Colletta, non basterebbe un intero volume per raggruppare insieme tutto ciò che si può trovare in rete a riguardo: una storia fatta non solo di numeri (senza per questo volerne sminuire l’importanza), ma di volti, rapporti, incontri.
Alcune note tecniche: davanti al punto vendita aderente troverete alcuni volontari riconoscibili dalla pettorina che vi inviteranno a partecipare alla Colletta. Sarà possibile donare solo alimenti a lunga conservazione come: verdure in scatola, carne in scatola, tonno in scatola, polpa o passata di pomodoro, olio, alimenti per l’infanzia, pasta…
Sabato 26 novembre 2022, in Italia e specialmente in Sicilia, il meteo non promette nulla di piacevole… ma basta davvero un gesto concreto, anche piccolo, anche solo un pacco di pasta e una passata di pomodoro, a contribuire ad una storia e ad un bene più grandi.