I minori nella “ragnatela” dei social
Sono passati oltre 30 anni dalla proclamazione della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che, per la prima volta, ha riconosciuto ai minorenni di tutto il mondo, i diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici.
La Convenzione, adottata nel 1989 dall’ONU, è stata ratificata in Italia il 27 maggio 1991.
In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia l’Unicef, il Telefono Azzurro e molte associazioni dai titoli originali, promuovono interventi, manifestazioni, convegni, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema
I giornalisti ricordano la Carta di Treviso documento deontologico del 1990 finalizzato alla protezione dei minori nella ragnatela di social ed il giornalista Tiziano Toffolo, che è stato uno dei protagonisti del significativo documento, in una recente intervista ricorda il convegno organizzato a Treviso alla partecipazione di giornalisti provenienti da tutta Europa.
Nel 2006 il documento è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, da parte del Garante della privacy, ed ha acquisito la valenza di legge, divenendo in seguito Carta europea e internazionale.
Nonostante le molteplici azioni di Enti e Associazioni per debellare questo triste e preoccupante fenomeno, i casi di cyberbullismo sono in aumento e Tiziano Toffolo ha ricordato la recente tragedia della 13enne di Palermo e i fatti tragici di una gravità inaudita connessi alla cosiddetta ‘blackout challenge di TikTok’.
Quest’anno, dopo due anni di pandemia (Covid-19), la giornata è dedicata alla salute mentale e il benessere psicosociale. Si tratta di un ambito fondamentale per contrastare gli effetti della pandemia, ripensare ad un futuro migliore e garantire la base della capacità umana di pensare, provare sensazioni, imparare, lavorare e instaurare relazioni profonde e significative.
Il suicidio è la quinta causa di morte per i giovani tra i 15 e i 19 anni, e i dati registrano 46.000 adolescenti che si tolgono la vita ogni anno – più di uno ogni 11 minuti.
Le problematiche legate alla salute mentale inizia entro i 14 anni di età e il 75% di queste si sviluppa entro i 24 anni: la maggior parte dei casi però non viene individuata nè presa in carico.
“La crisi pandemica, il difficile contesto economico hanno aggravato problemi già noti, dalla povertà alle diseguaglianze, e creato nuove emergenze. Bambini e ragazzi stanno pagando il prezzo più alto.”.
Il Governo si è impegnato a per garantire a bambini e adolescenti il godimento di quei diritti sanciti dalla Convenzione ONU e che spesso vengono negati o non assicurati come dovrebbero.
Oggi molti bambini vedono negati i loro diritti all’assistenza sanitaria, alla nutrizione, all’istruzione e alla protezione. Sono ancora migliaia i bambini che in alcune aree del mondo vivono in condizioni estreme
I dati 2021 di “Save The Children” sono alquanto eloquenti. L’organizzazione umanitaria stima che più di 400 milioni di bambine e bambini vivono in aree di conflitto. 10 milioni di minori ogni anno rischiano di non poter tornare a scuola perché costretti a lavorare o a sposarsi, mentre ogni anno più di 22.000 bambine e ragazzemuoiono durante gravidanze e parti che sono il risultato di matrimoni precoci.
Nonostante le molteplici azioni di Enti e Associazioni per debellare questo triste e preoccupante fenomeno, i casi di cyberbullismo, le baby gang, la pedopornografia, sono in crescente aumento
Non si può più trascurare l’impatto dei social network e delle nuove tecnologie. “Bisogna aiutare i nostri ragazzi a comprendere il duplice volto del web, strumento che non va condannato a priori ma che va reso un luogo sicuro, proteggendo i minori dalle insidiose trappole “ come ha dichiarato Giorgia Meloni, dando eco alle parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella : “L’inclusione per ogni bambino è “un obiettivo perseguibile solo se si riconosce il ruolo dell’istruzione all’interno della società quale strumento efficace per combattere povertà, sfruttamento e disuguaglianze. Tutelare l’infanzia e l’adolescenza significa tutelare il futuro dell’umanità, significa gettare le fondamenta su cui costruire una comunità di cittadini liberi e responsabili.”.
La scuola, in collaborazione con la famiglia potrà garantire una società migliore. Docenti e genitori cooperano nella convergente ricerca del miglior bene dei bambini, figli e studenti.