Vie e buon gusto della cultura siciliana
C’è un percorso travolgente riguardante i maggiori letterati come Leonardo Sciascia, Luigi Pirandello e Andrea Camilleri.
Dal 2016, infatti, la strada statale 640, il saliscendi assolato che ha sempre collegato la Costa Agrigentina dell’entroterra, è diventata “La strada degli scrittori”, il filo culturale per celebrare gli autori di spicco della nostra Isola. Da non trascurare il bisogno di nutrire, oltre all’anima, anche lo stomaco.
Tra la cucina di Agrigento ed i piatti tipici della tradizione Nissena troviamo: il Maccu di Fave, la minestra di San Giuseppe, i cavatelli al cartoccio e le Fuate. Pasta di mandorle e ricotta sono alla base di capolavori: il cannolo, la cassata, il cciarduni. Da non sottovalutare anche i dolci realizzati dal mosto d’uva o dalla frutta secca: i Mostaccioli o i buccellati.
Gli eventi per l’itinerario letterario avvengono a tappe, prima ad Agrigento per la Mandorlara Sagra del Mandorlo a tavola, Festa di San Giuseppe di Porto Empedocle e altro ancora.
Proprio a Racalmuto, dove nacque Sciascia nel 1921 e fu uno dei padri dell’Illuminismo italiano. Scrisse “Le parrocchie di Regalpetra”, il saggio in cui lo scrittore narra la vita degli abitanti di un borgo siciliano qualsiasi nella sua meraviglia e nel suo splendore.
Tra i massimi autori dell’Ottocento e del Novecento: Luigi Pirandello che scrisse “L’Esclusa”, “Il Berretto a sonagli”, “Uno, Nessuno e Centomila” ed “Il Fu Mattia Pascal”.
Successivamente Porto Empedocle dove l’autore Camilleri ambientò il suo poliziesco famoso “Il Commissario Montalbano”.
Porto Empedocle ribattezzato nell’immaginaria “Vigata”.
Si tratta dunque di un’avventura, più che di un viaggio qualsiasi, che ci fa scoprire il malinconico stato d’animo di ciascun autore che si è dedicato anima e corpo alle proprie opere letterarie per rendere la Sicilia un posto dove possa regnare sempre la quiete.