Cultura

Torna a Palermo il Festival di Morgana

Tra racconto, immaginazione e dialogo, torna a Palermo il Festival di Morgana, rassegna dedicata alle arti performative, che, giunta alla sua 47a edizione, ci proporrà un eterogeneo spettacolo che si muoverà attraverso paesi, tradizioni e culture distanti, dal tema: “Viaggio nelle terre lontane, alla radice della narrazione”.
Il Festival nato nel 1975, promosso dal Museo delle Marionette Antonio Pasqualino, ha contribuito alla rinascita del teatro di figura, ritenuto uno dei capisaldi culturali della tradizione folkloristica siciliana e proclamato dall’UNESCO Capolavoro del Patrimonio orale e immateriale dell’umanità.
La manifestazione, che si svolgerà dal 3 al 13 novembre, con spettacoli ad ingresso libero, dedicata al teatro dell’opera dei pupi siciliani, con alcuni grandi classici della tradizione dei pupari siciliani’, si arricchirà di appuntamenti culturali con letture, concerti, proiezioni di film, seminari, laboratori ludici in un programma che abbraccia la Sicilia, spaziando per tutto il Mediterraneo.
Attraverso una serie di racconti e performance intrecciate in un unico suggestivo spettacolo, la rassegna ci propone un viaggio nel tempo che attraverserà terre lontane: dall’antica Persia all’Egitto, e ancora dalla Spagna all’Inghilterra.
Terre di rara bellezza in cui ai racconti da mille e una notte, ai personaggi della drammaturgia Shakespeariani, si affianca una ricca eredità di racconti della tradizione orale e scritta di un patrimonio culturale universale.
Un racconto corale sul Mediterraneo, culla delle più antiche civiltà e teatro di contaminazioni culturali, che in esso trovano origini comuni.
“La ricerca delle radici diventa ricerca di sé nell’altro”, ha commentato il direttore del Museo delle Marionette, Rosario Perticone.
Una ricerca che intreccia poetica, musica e teatro in un progetto che mira a estendere e approfondire la conoscenza di antichi saperi, restituendo centralità all’uomo e al mito. Un’ inchiesta che è parte integra di un programma strumento e simbolo di indagine sui moti dell’animo, tra sogni paure e desideri che nel racconto leggendario catalizza le affinità umane approdando a narrazioni di tempi e luoghi lontani.
La rassegna, infatti, propone storie di cinque paesi: Persia, Egitto, Spagna e Israele, raccontate in altrettanti momenti da compagnie internazionali del teatro di figura e delle pratiche tradizionali e contemporanee.
Il primo viaggio verrà proposto dalla compagnia spagnola Titiriteros de Binefar che, in collaborazione con l’Istituto Cervantes di Palermo, ricorderà le tradizioni popolari della Spagna.
Al centro il viaggio attraverso il repertorio tradizionale siciliano dell’opera dei pupi, con le narrazioni storico-romanzesche riferibili al ciclo carolingio e con in scena Bramante, Perseo, Medusa e Marfisa, guerriera pagana divenuta imperatrice di Persia.
Il festival è organizzato dal Museo Internazionale delle Marionette di Antonio Pasqualino con la collaborazione di varie compagnie teatrali, il sostegno del Comune di Palermo, del Ministero della Cultura, della Regione Sicilia e di enti pubblici e privati.
Per la 47 edizione, oltre agli spettacoli organizzati presso il Museo, luogo in cui si alternano le migliori compagnie italiane e straniere, il Festival troverà ubicazione anche in altre sedi del capoluogo siciliano, come la Chiesa di S. Mattia Apostolo dei Crociferi e la Chiesa dei SS. Euno e Giuliano, ed infine presso l’Istituto Scolastico Rita Borsellino, con il teatro mobile dedicato ai giovani.
A completare il ricco elenco degli eventi e degli spettacoli celebrativi della tradizione folkloristica siciliana, corredata da convegni, mostre e workshop, si incorpora il concerto/presentazione “Le storie cantate di Peppino Castello”, dedicato a uno degli ultimi cantastorie di Sicilia; lavoro firmato dal noto esponente della musica popolare siciliana, Mario Incudine.
Il programma è consultabile presso il sito del festival:
www.festivaldimorgana.it
Per maggiori informazioni
www.museodellemarionette.it
L’ingresso agli eventi è gratuito (fino a esaurimento posti).
La prenotazione è obbligatoria sulla piattaforma del festival.

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