“Io sono Antonietta. Cronaca di un delitto” di Giuseppe Reina
“Io sono Antonietta” di Giuseppe Reina – edito da Algra -, reperibile in tutte le librerie come online (anche sul sito della casa editrice https://www.algraeditore.it/saggistica/io-sono-antonietta-cronaca-di-un-delitto/), ripercorre la vicenda umana di Antonietta Longo, la “Decapitata di CastelGandolfo”, prozia paterna dell’autore del libro; un efferato caso di omicidio che ebbe un enorme clamore mediatico nel 1955, proprio per le terrificanti condizioni in cui fu ritrovato il cadavere. Un caso che continua a suscitare l’interesse dei media essendo a tutt’oggi “misteriosamente” irrisolto. L’impianto narrativo del libro si basa sull’ipotesi (inedita) che la scena del delitto non fosse altro che una gigantesca messinscena ricostruita ad arte, funzionale a depistare le indagini, a non far emergere la verità per proteggere qualcuno.
“Il libro – dichiara Giuseppe Reina -, non si limita esclusivamente a una fredda cronologia dei fatti e delle circostanze che portarono al crimine, ma coglie l’occasione per evidenziare le storture, gli insabbiamenti e i depistaggi che furono raccontati dai mass-media dell’epoca e che impedirono di pervenire alla verità dei fatti e alla cattura dei responsabili del misfatto. Ritengo sia molto interessante anche il taglio che ho voluto proporre ai lettori, cioè quello di esaminare i risvolti psicologici e caratteriali dei vari “attori” della vicenda, talaltro da me conosciuti personalmente in quanto alcuni facenti parte della mia famiglia. Con l’aiuto di Francesca Calì, abbiamo anche escogitato un’Antonietta che racconta, in prima persona, alcuni momenti della sua vita. Nulla di romanzato, ma episodi reali che altrimenti sarebbe stato difficile descrivere, senza l’aiuto di una sensibilità femminile”.
“Io sono Antonietta” di Giuseppe Reina, è il frutto di un minuzioso lavoro di ricerca, documentazione e scrittura che ha già destato l’interesse di diversi sceneggiatori.
“Due anni di lavoro – aggiunge Reina -, con periodi di remissione assoluta e altri di grande creatività. Quello che mi distingue da tutti coloro che avrebbero voluto cimentarsi con la storia della “decapitata”, non è certamente la competenza sul caso, in quanto le mie fonti di approvvigionamento documentale sono pubbliche e un buon giornalista investigativo, avrebbe certamente avuto vita facile. Il mio “jolly” è stato papà, Orazio Reina, nipote di Antonietta, ultimo testimone vivente della storia, oggi novantatreenne ma ancora lucidissimo, il quale mi ha instradato e messo al corrente di dettagli personali e ricordi di cui solo lui può avere memoria. Fu infatti uno dei protagonisti dell’intera vicenda e fu grazie a lui, magari in maniera inconsapevole, che si poté dare un nome ai poveri resti della Decapitata. Quindi, “sì”, ci sono nuovi dettagli sulla vicenda, tanti arricchimenti”.
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SCHEDA LIBRO
Titolo: Io sono Antonietta
Sottotitolo: Cronaca di un delitto
Autore: Giuseppe Reina
Genere: Saggistica
Formato: 14×21
Numero pagine: 268
Prezzo di copertina: € 16,00
ISBN: 978-88-9341-580-4
Sinossi. Per decenni, l’orribile caso della “decapitata di Castelgandolfo” è stato ritenuto un delitto senza movente, avente tutti i crismi della più spietata ferocia omicida, ma privo di qualsiasi logica e raziocinio. Un delitto perfetto in pieno stile giallo-horror. Eppure un cadavere “parla”, una scena del delitto racconta, gli oggetti addosso e accanto alla vittima forniscono elementi di riflessione. Tra depistaggi, verità nascoste, colpi di scena, insabbiamenti e maldestri tentativi di celare una realtà che era sotto gli occhi di tutti, ma non doveva essere svelata, questo libro narra una storia diversa, punta l’indice su quello che non fu detto, pone l’accento su evidenze viste da un’angolazione differente, scevra di preconcetti e pregiudizi.
Giuseppe Reina è pronipote della “decapitata di Castelgandolfo”. Collezionista di vinili, francobolli, monete, documenti e testi storici della terra di Sicilia, è noto in ambito fumettistico per aver dato vita a forum e Web Tv dedicate al personaggio di Zagor, lo Spirito con la Scure. Apre nel 2014 la pagina Facebook “Mascalucia DOC” che, nel 2019, diventa un’associazione culturale promotrice di eventi e iniziative socio-culturali sul territorio. è autore di due racconti brevi, Vacci lisciu e Lettera dall’aldilà, entrambi pubblicati nelle due antologie dedicate al contest “Sicilia Dime Novels”. Ha partecipato, inoltre, alla realizzazione di due fanzine monografiche, frutto di accurate ricerche storiche, dedicate una al patrono di Mascalucia (San Vito) e l’altra al sito storico-religioso di Mompileri.