Cultura

Acireale piange la morte di Mario Grasso

Acireale piange la morte di Mario Grasso, uomo di grande cultura, amante della poesia, organizzatore di eventi culturali, direttore di una propria casa editrice Prova d’autore, tramite la quale incoraggiava i giovani scrittori, fondatore di due riviste letterarie: Lunarionuovo, in cui furono pubblicati gli atti del Convegno su Umberto Barbaro, di cui fu promotore, nel dicembre del 1984 ad Acireale, e Gazzetta dialetti, ispirata al profondo amore per la sua lingua madre, il siciliano.
Conosciuto negli ambiti culturali da colleghi poeti e scrittori , come Leonardo Sciascia, con il quale intrattenne un rapporto di amicizia e scambievole ammirazione, che lo portò nel 2018 a scrivere l’articolo per la testata giornalistica La Sicilia intitolato “In redazione con Leonardo Sciascia”, al suo genio venne conferito il “Premio Internazionale Franko”, a Kiev, e la carica di Socio Corrispondente nella classe di Lettere e Belle Arti dall’Accademia di scienze , lettere e belle arti degli Zelanti dei Dafnici, il 3 giugno 2015.
Lo scrittore, che negli anni settanta, sul periodico Giorni-Vie nuove, scrisse coraggiosi articoli di denuncia sullo scempio edilizio della costa ionica, in particolare sulla costa acese, rimase sempre legato alle sue origini, alla sua identità siciliana, e al suo più grande credo: la poesia.
Adesso, a 90 anni, dopo quasi un secolo di proficua attività culturale, arriva la dolorosa notizia della sua dipartita.
Tutti intendi a scrivere, a ricordare, a lasciare l’ultimo saluto, nelle piattaforme social, nelle testate giornalistiche, nel profondo del proprio animo, chiunque avesse conosciuto l’uomo e l’artista Mario Grasso, potrà conservare il ricordo di un autentico siciliano, che seppe cantare la propria terra nella sua lingua, riconoscendone l’immensa bellezza e le deturpazioni subite, a opera a volte dei suoi stessi figli.
Un’attivista delle materie umanistiche che seppe abbracciare la cultura rifuggendo ogni forma di orgoglio e superbia, critico e scrittore, fece del sapere lo strumento di condivisione di un progetto universale con carattere conviviale.
Il professore, così era conosciuto, con una vasta produzione letteraria, tra poesia in lingua e in dialetto, teatro e giornalismo, dotato di una spiccata attitudine intellettuale, dedicata a attività diverse, nelle quali primeggiò per saggezza e sagacia, ci ha lasciato eredi di un grande patrimonio culturale appartenente non solo alla Sicilia ma al mondo intero.

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