Le eccellenze enogastronomiche presentate nel parco dei Nebrodi
Nel contesto internazionale la Sicilia detiene un posto di rilievo per le sue tipiche produzioni agroalimentari e enogastronomiche.
Un patrimonio regionale di vasto ed intenso significato storico-culturale, che identifica la regione, le cui tradizione e credenze affondano le radici in una storia fatta di conquiste subite e di processi ancestrali di assimilazioni, tradotti in una cultura eterogenea, aperta, innovativa, prodotto di una rivisitazione da parte del popolo siculo, che ha saputo creare prodotti innovativi ed emblematici.
Allo scopo di valorizzare le tipicità e le eccellenze dell’isola, nasce la rassegna “Nebrodigusto”, una rassegna dedicata all’unicità e preminenza enogastronomiche siciliane.
Sarà il comune di Alcara li Fusi, ad ospitare la rassegna espositiva, diventando, nelle prime tre domeniche di settembre (4, 11 e 18), il cuore della Sicilia in tavola, in una sorta di vetrina agroalimentare sicula.
Il comune messinese, conosciuto come uno dei siti geologici italiani più importanti, è collocato nel Parco dei Nebrodi, un’area rigogliosa di specie vegetali che presenta la maggiore biodiversità della Sicilia, con la presenza di specie faunistiche a ridotto numero di esemplari.
Per queste caratteristiche, in netta contrapposizione con l’aridità delle terre circostanti, in passato, l’area dei Nebrodi è stata definita “l’isola nell’isola”.
Famosa per la lavorazione dei prodotti alimentari , riconosciuti a livello mondiale con l’attribuzione del marchio D.O.P e D.O.C, regala sapori unici , come: “la provola dei Nebrodi“, un formaggio risultante da una lunga lavorazione della pasta con latte vaccino crudo coagulato con caglio di agnello o di capretto; “l’amaro Nebros”, digestivo prodotto con ricette di antica sapienza erboristica e officinale; e infine “le carni e i salumi dei Nebrodi“, a cui la rassegna ha dedicato particolare attenzione.
Quest’ultima è stata Presidio Slow food dal 2020 ed è annoverata tra i prodotti agroalimentari tradizionali della Sicilia, riconosciute dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, su proposta della Regione Sicilia nel 2020.
Il patrimonio enogastronomico, odoroso dei sapori mediterranei, nelle tre domeniche, verrà proposto tra “le vie del gusto”, sinossi dei vini dop della regione, a cui parteciperà il Presidente dell’AIS, Associazione Italiana Sommelier, Camillo Privitera
Tra i più noti, ricordiamo: il vino di Marsala, liquoroso e aromatico, prodotto, nel 1833, dall’imprenditore palermitano Vincenzo Florio; il nero d’Avola, con note speziate e balsamiche, introdotto sul mercato agli inizi degli anni sessanta dall’omonimo vitigno; il Martello Mascalese, U Niuriddu, che nasce sulle ceneri dell’Etna; e tra i vini bianchi: il Malvasia di Lipari, prodotto nelle isole Eolie; infine “lo Zibibbo”, derivato da un processo di vinificazione, di una pianta siciliana inserita dall’Unesco tra i beni culturali dell’umanità, nel 2014.
In questa vetrina divulgativa “della Sicilia a tavola”, non mancheranno i 28 prodotti DOP e IGP che caratterizzano, definiscono e distinguono il territorio siciliano, suddividendolo idealmente in aree e distretti, riconoscibili per l’affiancamento del prodotto: il Pecorino Siciliano, la Ciliegia dell’Etna, i pomodorini di Pachino, il cappero di Pantelleria, il pistacchio di Bronte…
Ad una cucina di grande valore, non poteva mancare l’arte di rinominati chef di fama mondiale, come Celestino Drago, e ancora Pino Cuttaia, Tony Lo Coco, Franco Agliolo e tanti altri, che si esibiranno in uno show cooking, denominato “Incontri del gusto”.
Alla tradizione culinaria, a cui parteciperanno nove comuni, si affiancheranno convegni, seminari e incontri promozionali.
Un evento, che contribuirà al pieno riconoscimento del patrimonio regionale e ogastronomico, e produrrà un impatto sul mercato dei prodotti tipici della Sicilia.