Si è svolto a Rocchenere l’incontro “Randagismo – Riviera Sicura”
Si è svolto a Rocchenere l’incontro “Randagismo – Riviera Sicura”. La questione, a tutela degli animali, è stata posta da un gruppo di volontari della Riviera Jonica per contrastare, oltre che il randagismo, i numerosi casi di avvelenamenti, abbandoni, maltrattamenti, scomparse anomale ed animali investiti dalle auto.
I volontari, angeli della zona, che da anni curano l’interesse degli animali, ed ai quali molto spesso la gente si rivolge come aiuto immediato nei casi di randagi trovati per strada, hanno rivolto un primo appello all’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani cui fa capo il Presidente, Concetto Orlando, sindaco di Roccafiorita assieme agli 11 comuni della Riviera (Antillo, Casalvecchio, Forza d’Agrò, Furci Siculo, Mandanici, Pagliara, Roccafiorita, Sant’Alessio Siculo, Savoca, Roccalumera e Limina) con la proposta di un “Progetto Comprensoriale da Capo Alì a Capo S.Alessio”, cui si auspica aderisca, per l’appunto, l’intera area Jonica.
La richiesta posta è stata che ogni singolo paese della Riviera Jonica contribuisca finanziariamente ai bisogni reali per le prime cure immediate assieme ad una tempestiva campagna preventiva per le sterilizzazioni con l’obiettivo di debellare il randagismo previa l’aiuto dei veterinari locali e delle Asl con la garanzia degli stessi enti comunali, in qualità di garanti legali dei randagi ed hanno sottolineato anche la responsabilità degli stessi comuni ai regolari controlli di mantenimento delle condizioni degli amici animali anche quando trasferiti in altre regioni.
Inoltre hanno chiesto la realizzazione di rifugi, costruiti dai comuni, con il sostegno di associazioni con il ruolo di garanti per gli animali e con convenzioni provinciali.
Questo è stato l’appello – SOS dei volontari animalisti che si ritrovano soli e con stalli affollati.
Ricordiamo ai cittadini quanto è importante al ritrovamento dei randagi avvisare tempestivamente i vigili comunali cosí da poter attuare i primi soccorsi a carico dei comuni che spesso avvengono con la collaborazione delle associazioni di volontari animalisti locali e provinciali. Evidente è il dato emerso, in riferimento alle numerose colonie feline o ai branchi di cani, che bisogna vigilare ed agire tutti uniti per una campagna di sterilizzazione e antiabbandono.