Gangemi e Venuti illuminano la notte di Ortigia con il loro video
Protagonisti nell’Arena Logoteta di Ortigia il regista Daniele Gangemi, reduce dall’ultima puntata della stagione estiva di Cinematografo, il programma cult della programmazione notturna di Rai 1 diretto da Gigi Marzullo, e il cantautore Mario Venuti, nuovamente in Sicilia per una brevissima sosta dai palcoscenici nazionali che lo stanno vedendo protagonista dei tour musicali estivi.
Entrambi hanno accompagnato il loro documentario “Qualcosa brucia ancora”, prodotto da Claudio Bucci per Toed Film, in collaborazione con Microclima, Puntoeacapo e La Sicilia, ed inserito nella prestigiosa sezione Cinema e Musica della 14ª edizione del rinomato Ortigia Film Festival.
Scoperta direttamente dalla voce dei protagonisti, alla presenza e sotto la guida dell’esperto moderatore Stefano Amadio, la storia e le emozioni legate ad un documentario destinato a diventare cult per addetti ai lavori e non.
L’opera, che mutua il titolo da uno dei suoi brani di maggiore successo, vuole essere l’occasione cinematografica per ripercorrere più di quarant’anni di vita, musica, passione ed aneddoti del cantautore siciliano, alla scoperta del musicista e, forse soprattutto, dell’uomo.
Un viaggio in punta di piedi tra tra le pieghe del tempo e dei ricordi lungo la linea sottile ed impercettibile del destino, che ha voluto accompagnare Mario in questo percorso meraviglioso nel mondo della musica e dello spettacolo.
Un racconto lontano dall’ipersensazionalismo mediatico tipico dei giorni nostri, ma condotto con estremo rispetto del vissuto personale e professionale dell’artista e dell’uomo, attraverso la ricerca di una narrazione estremamente raffinata ed elegante, con un’attenzione speciale verso chi, come Carmen consoli, Franco Battiato, Francesco Virlinzi, Piero Pelù o Ghigo Renzulli, ha condiviso con lui, anche solo in parte, ma sempre con infinito affetto, amicizia e stima in questi anni.
Si tratta dunque di un documentario cucito addosso al cantautore con uno stile ed ad un’estetica sobrie, classiche e rigorose, che rendono il giusto e meritato onore alla storia ed alla vita di quest’uomo e professionista straordinario, ma senza mai sovrastarle.
Un viaggio così unico attraverso il tempo e gli eventi, condotto con mano decisa, sicura e elegante da Gangemi, che lascia spazio giustamente sia visivo, con lunghe e lente carrellate in soggettiva realizzate con la suggestiva e ricercata tecnica del “camera-car”, che narrativo, attraverso aneddoti e rimandi sempre originali ed avvincenti, anche alla città in cui il cantautore siciliano ha scelto di vivere, quella che negli anni ‘90 fu ribattezzata mediaticamente “La Seattle d’Italia”: Catania, elemento cardine ed imprescindibile dalla narrazione della sua vita.