Ritorna il BarbablùFest nell’area archeologica di Morgantina
Chi è Medea? Una straniera, una maga, una semplice donna innamorata? Colpevole o innocente? Nella finzione drammaturgica dell’ex Presidente della Camera e magistrato Luciano Violante, Medea nel suo peregrinare approda sulle rive siciliane. E qui affida ai venti un suo monologo straziante e sublime, sulle note del Requiem di Verdi, che il giudice Giovanni Falcone era solito ascoltare.
Sarà questa l’apertura della seconda edizione del BarbablùFest, scelta dal suo direttore artistico Giuseppe Dipasquale che firma anche la regia dello spettacolo, prodotto dal Teatro della città CpT e da Terzo Millennio. Viola Graziosi – in finale al Premio Le Maschere del Teatro Italiano proprio per la sua interpretazione di Clitemnestra presentato lo scorso anno a Morgantina – interpreterà le vendicatrice, domani (martedì 19 luglio) alle 19,30 nell’area archeologica di Morgantina (EN), nel giorno in cui cade il trentennale della strage di via D’Amelio.
E il giorno successivo (mercoledì 20 luglio) alle 20, Roy Paci celebrerà il suo primo quarto di secolo musicale, con un nuovo ensemble e un live carico di prorompente energia, in veste totalmente rinnovata, più elettronica e dal gusto internazionale.
Martedì 19 luglio, Medea. Esistono diverse versioni del mito di Medea, e molte si concentrano sulla grande colpa della maga: aver ucciso i propri figli. Per Euripide Medea si macchia del crimine per vendetta; per Pausania, invece, è innocente. Ma la storia di Medea è anche lo specchio della società greca, ma in generale di tutte le società costituite, che teme e rigetta il diverso; o, come la definisce Violante, l’estranea. A trent’anni dalle stragi di mafia, non si celebrano anniversari, che non servono ai caduti e neanche a chi è rimasto: è necessario capire e ricordare, e per farlo, Medea giunge con un balzo lacerato, in terra di Sicilia, nel luogo in cui le forze della natura si intrecciano, in cui si uccidono i padri. “Quella di Luciano Violante vuole essere una Madre, Regina, Maga semidivina che compie l’efferato gesto infanticida per sottrarre i figli ad una schiavitù, condannata ad un esilio eterno rinnova l’efferatezza del suo crimine ad un impietrito Giasone per approdare infine nella terra del fuoco, una terra a tre punte, la Sicilia, per incontrare altri “estranei” che cercano una ragione al lacerante dolore della perdita dei propri figli” spiega Giuseppe Dipasquale. Sole, mare e montagna danno coraggio a Demetra, dea della rinascita, aiutano Persefone, liberata dall’Ade, restituiscono speranza a Medea, mettono in fuga Dioniso, dio dell’ebbrezza e della morte. Saranno tre donne, Medea, Demetra e Persefone, a guidare i giusti per il riscatto della loro terra. Lo spettacolo ha debuttato a dicembre scorso a Palermo, nella chiesa di San Domenico, dove è sepolto il giudice Giovanni Falcone.
Con Roy Paci e i suoi musicisti,il parco archeologico si trasformerà in una “fiesta”: il live prorompente ed “energetico”, vero “remix” dagli otto album eseguiti con gli Aretuska, verranno ora riproposti con la nuova formazione live e in una chiave electronica contemporanea. “Roy Paci Remix 2022”: dopo aver fatto ballare aficionados di tutto il mondo, dal Womad Reading Festival all’Hit Week in USA, Sziget Festival in Ungheria, Festival de Verão di Salvador Bahia, Blue Frog Festival di Mumbai, Pink Pop nei Paesi Bassi,Fiesta Mundial in Belgio, Roy ha preparato, per quest’estate una scaletta che trasformerà le piazze in vere e proprie dance hall, una “fiesta total” con ritmi e sonorità evolute di radice latina contaminate con il resto del mondo, passando dalle tribù africane fino alle bande musicali. Brani che anticipano il mood rivoluzionario del nuovo album, previsto in uscita l’anno prossimo.