“I giovani e le scienze”: assegnati i premi
Ci sono anche tre giovani siciliani dell’Istituto “S. Cannizzaro” di Catania tra i premiati della XXXIII selezione italiana del concorso europeo “I giovani e le scienze” assegnati dalla Direzione Generale Ricerca della Commissione europea. Simone La Rosa, Myriam Gagliani e Mauro Mocci (tutti nati nel 2003) hanno presentato il progetto relativo a un “biomattone a impatto 0” che ha ricevuto l‘accreditamento internazionale per partecipare all’ESE, Expo Sciences Europe, che si terrà a Suceava, in Romania, dal 24 al 30 luglio 2022.
Soluzioni innovative per l’ambiente e la sostenibilità (es. biomattoni, es. ecofilter); robot, droni, prototipi per la salute e la mobilità sostenibile (es. progetto Vega Robot, etc.); studi di chimica e arte (es. progetto sui Corali di Papa Pio V; es. progetto Glutatione); idee nuove per combattere l’inquinamento (es. progetto Glypho Remover; uso pneumatici esausti per catturare ioni di metalli pesanti) : sono solo alcuni degli esempi dei numerosi ed interessanti lavori premiati dalla Commissione europea. Testimoniano la qualità delle menti dei giovani italiani, di età compresa tra i 14 e i 20 anni di tutta Italia e dimostrano come la ricerca non si fermi mai.
Sono una settantina (14-20 anni) i giovani che hanno partecipato alla 33° edizione della selezione italiana del prestigioso concorso europeo “I giovani e le scienze 2022” della Direzione generale Ricerca della Commissione europea, svoltasi a Milano alla FAST-Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche. Sono il risultato della severa selezione fatta dalle scuole e dalle Giuria.
Gli stand con ben 28 studi, progetti e prototipi innovativi (22 italiani e 6 internazionali) sono stati in mostra, aperti al pubblico per tre giorni. I migliori che rappresentano l’Italia alla finale europea 33° EUCYS – concorso dell’Unione europea per i giovani scienziati – prevista a Leiden in Olanda dal 13 al 18 settembre- sono proposti da: Davide Frena (2004), Gianmaria Grotta (2004), Dominick RIZ (2004) dell’Istituto Rainerum di Bolzano con il progetto intitolato “Analisi Batimetrica tramite Dati Georeferenziati con Drone Acquatico”, che consiste nell’aver realizzato B.A.G.D.A.D. , un’imbarcazione creata da loro, molto utile per il monitoraggio delle sedimentazioni nei fondali di bacini idrici artificiali. Si tratta di un drone acquatico in grado di effettuare le misurazioni della profondità del fondale, controllandone la variazione nel tempo. L’altro lavoro è fatto da Marco Carnevale (2004), Filippo Cazzola (2004), Luca Bincoletto (2004) dell’ITAS Carlo Gallini di Voghera (Pavia): “Sistema di controllo da remoto delle api”; hanno ideato un innovativo dispositivo elettronico in grado di rilevare il peso complessivo dell’arnia, le concentrazioni di CO2, di composti organici volatili e i valori di temperatura ed umidità interna ed esterna all’arnia per monitorare meglio il loro benessere.
Alla FAST erano pervenuti molti progetti da tutta Italia; la giuria ha selezionato però solo i migliori, che come finalisti nazionali, sono stati invitati a Milano e che rappresentano diverse regioni: Emilia Romagna (2 progetti selezionati), Liguria (1 progetto), Lombardia (3), Marche (2), Friuli Venezia Giulia (1 progetto), Piemonte (ben 9 progetti selezionati), Sicilia (1), Trentino Alto Adige (2). “Peraltro la selezione non è stata facile; malgrado le estreme difficoltà dovute al Covid 19, per poter accedere ai laboratori e poter collaborare assieme in presenza, ci siamo trovati dinanzi a proposte e ricerche di elevata qualità e anche realizzati tra diversi istituti scolastici che hanno collaborato tra loro da sedi diverse come il progetto inter-regionale Glypho Remover che ha visto lavorare in team ben tre istituti di due regioni diverse (Lombardia e Piemonte), a dimostrazione del fatto che, docenti e studenti sanno fare rete in modo concreto e fattivo per il bene del loro territorio,” dice Alberto Pieri, segretario generale della FAST- Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche, che quest’anno festeggia i sui 125 anni di attività e che dal 1989 organizza per la Commissione europea questo concorso per la selezione italiana. La giuria, formata da ricercatori, esperti, imprenditori di rilievo italiano ed internazionale ha elargito attestati, prestigiosi riconoscimenti e i ragazzi hanno vinto pure la possibilità di viaggiare e di aderire ad altri prestigiosi contest internazionali. ”Questo concorso infatti,” spiega il presidente della FAST Roberto Buccianti,” è un punto di partenza non di arrivo, in quanto proietta gli studenti meritevoli verso altre mete importanti: in primis la finale europea EUCYS; ma poi consente ai selezionati finalisti nazionali di poter presentare i loro prototipi, studi, ricerche anche all’estero in altre competizioni con cui lavoriamo in rete da anni e di vincere numerosi altri riconoscimenti internazionali. Soprattutto è un’occasione per crescere e per comprendere che la ricerca, in tutti gli ambiti, apre la mente e aiuta a fare networking”. Qualche esempio? Potranno andare a San Paolo in Brasile gli studenti Silvia Todeschi (2004), Alessandro Alberini (2004), Emma Ravini (2004) dell’ITIS E. Fermi di Mantova e rappresentano l’Italia a FeNaDANTE, importante fiera della scienza (19-24 settembre 2022) con il loro innovativo progetto “ECO-FILTER” ecologico, a basso costo, utile per il recupero dei metalli pesanti dalle acque reflue; mentre partecipano a GYSTB, Global Youth Science and Technology Bowl 2022 a Hong Kong (10-12 giugno) con il progetto “Renewaboat” gli studenti Denis Antolini (2003), Nicola Rossi (2003), Daniel Cecchetti (2003) dell’ITTS O. Belluzzi L. Da Vinci di Rimini; e ben tre progetti vanno a Regeneron ISEF, fiera internazionale della scienza e della ingegneria, Atlanta (Georgia, Usa, 7-13 maggio 2022), ovvero il progetto “Misurare il tempo con una mela” di Viorel Ionut Bohotici (2002), studente di origine rumena che ha studiato a Jesi e ora frequenta il Politecnico di Torino; i ragazzi del progetto “ContromaNO: sistema optoelettronico per la segnalazione di veicoli in contromano su autostrade” Tommaso Caligari (2006), Marco Zecchin (2006) dell’ITI OMAR di Novara; e i giovani del progetto “EnoMed. Il potere degli antiossidanti dell’uva: una prospettiva Green per la terapia antitumorale” Lisa Paola Guarnero (2005), Luca Figazzolo (2005), Letizia Mutti (2003) dell’Istituto Ascanio Sobrero, di Casale Monferrato (AL). Il numero delle studentesse è aumentato, ma la FAST prosegue a promuovere l’avvicinamento alle STEAM anche nelle scuole per incrementarne l’attenzione.