Vinitaly, le Cantine Pellegrino presentano due nuovi vini iconici
La Pellegrino torna al Vinitaly con due preziosissime novità: la cantina fondata a Marsala nel 1880 avrà il piacere di presentare al pubblico e agli operatori di settore della più grande manifestazione vinicola che torna in presenza dopo l’ultima edizione del 2019, due nuovi vini, frutto della dedizione e passione che da sempre caratterizzano il lavoro di questa realtà storica della Sicilia.
Il più recente, in ordine di tempo, è il Gazzerotta Malbec, il primo ed unico vino rosso da uva malbec coltivata in Sicilia. Interessata a scoprire come questa uva a bacca nera di origine francese si esprimesse nell’isola, fu proprio la Pellegrino quasi venti anni fa a dare impulso alle sperimentazioni in vigna che confermarono le potenzialità espressive del malbec in questo territorio dal clima caldo-mediterraneo. E’ un vino elegante e raffinato, nato da un singolo vigneto, un piccolo appezzamento di 2,4 ettari, coltivato nel cuore della più grande fra le tenute di famiglia, Gazzerotta. Per la sua grande estensione, questa tenuta si presta alla coltivazione di più vitigni. Infatti, a fianco del nero d’avola e adesso anche del malbec, trova dimora anche un’altra eccellenza: un piccolo vigneto di grillo di oltre 40 anni da cui nasce il Gazzerotta Grillo Superiore. Così come tutti i vigneti della Pellegrino, anche questo è coltivato in regime biologico, in equilibrio con l’ambiente e nell’attenzione costante alla biodiversità. Gazzerotta Malbec è un vino d’annata, contemporaneo, fresco e piacevole. Particolarmente profumato e speziato, questo vino manifesta subito una forte e chiara identità, data da un colore rosso intenso e dai profumi di frutti rossi e violetta, uniti a note balsamiche e di pepe. In bocca è morbido, pieno, caratterizzato da tannini avvolgenti. Le uve sono raccolte manualmente ed è imbottigliato senza alcuna filtrazione per esaltare al meglio le caratteristiche gusto-olfattive del prodotto.
Isesi è, invece, il primo vino bianco Pantelleria doc da uva zibibbo prodotto da una cantina presente non solo sull’isola, ma anche in altri territori della Sicilia. Cinquemila anni fa a Pantelleria si insediò una popolazione probabilmente proveniente dall’Africa per sfruttarne i preziosi giacimenti di ossidiana, l’oro nero dell’antichità. Erano chiamati Sesioti, la popolazione “dei Sesi”, strutture megalitiche da loro progettate, che traggono il nome dal termine dialettale usato dai contadini panteschi per indicare i cumuli di pietre laviche caratteristiche del territorio. I Sesi sono una delle testimonianze più autentiche del singolare passato dell’isola ed è a questo simbolo ancestrale che è dedicato Isesi, le cui uve sono coltivate sui terreni neri e difficili di Pantelleria attraverso la pratica agricola ad alberello, Patrimonio Unesco. Custodito in un’elegante bottiglia scura, semplice ed essenziale, è impreziosito da un’etichetta dove spiccano tre gocce d’oro, che rappresentano la pregevolezza del vino, frutto del duro lavoro dei contadini panteschi, che praticano una viticoltura eroica a causa delle complesse ed estreme condizioni climatiche e dei terreni in pendenza difficili da lavorare. Intenso, equilibrato e di gran carattere, Isesi è la rappresentazione più pura dell’essenza di Pantelleria.
Pellegrino vi accoglierà al Vinitaly in uno spazio innovativo, perfetta sintesi tra l’anima storica della Cantina fondata nel 1880 e quella più contemporanea. I valori base, ossia famiglia, accoglienza, eleganza, sobrietà e semplicità, sono rappresentati al meglio in uno stand aperto, arioso e luminoso, ormai riconosciuto e apprezzato da tutti i visitatori della Fiera. Una grande porta in puro stile liberty, dal valore strettamente iconico, accoglie gli ospiti e rimanda alle origini dell’azienda, legata al periodo della Belle Époque. Due grandi banconi, all’interno, invitano poi all’assaggio dei vini in un approccio conviviale e rilassato. Più dietro una zona riservata, per chi desidera degustare i prodotti della cantina con più tempo a disposizione e in maggiore tranquillità. Al fondo, infine, una grande parete in stile new vintage, che dona colore e identità alle linee pure e bianche dello stand. Il risultato finale è un grande e leggero abbraccio, che accoglie e invoglia l’ospite a godere di questo spazio dove degustare i vini bianchi e rossi, i vini di Pantelleria e i marsala di questa prestigiosa cantina siciliana.
“Siamo molto legati al Vinitaly – afferma Benedetto Renda, Presidente di Cantine Pellegrino – e siamo pertanto molto felici di poter tornare ad incontrare di persona tutti i nostri clienti e partner del settore. Negli ultimi anni abbiamo lavorato ancora più duramente per poter presentare vini unici, mantenendo sempre i più elevati standard qualitativi.”
Novità del 2022 è un secondo stand dedicato alla degustazione di vini, passiti e moscati di Pantelleria. La Pellegrino ha stretto con Pantelleria e con la gente che qui vi abita un legame indissolubile dal 1992, anno di costruzione della cantina sull’isola. Qui la famiglia si affida per la coltivazione delle uve esclusivamente agli agricoltori panteschi, che praticano da sempre una viticoltura eroica e sono custodi e detentori di un sapere millenario che si tramanda di generazione in generazione. Una scelta che permette all’azienda di approvvigionarsi delle uve nell’intera isola, da est a ovest e da nord a sud, selezionando ogni anno quelle con migliore resa qualitativa e contribuendo al mantenimento del paesaggio agricolo di tutta Pantelleria.
Tra i prodotti in degustazione allo stand Pellegrino – oltre alle novità e ai vini di Pantelleria – non mancheranno le nuove annate dei vini iconici: dalla linea delle Tenute di Famiglia ai vini sensoriali dedicati agli amanti del buon bere come Finimondo!, Gibelè e Dianthà, fino agli autoctoni biologici Biosfera e Materico; dai vini da dessert da uve aromatiche coltivate in Sicilia, alla ricca linea dei marsala sia classici sia della linea Marsala Revolution.
Una proposta ricca e variegata quella della Pellegrino, che con le sue tre cantine (Cardilla, Marsala e Pantelleria) riunisce in sé l’area con la più alta superficie vitata d’Italia, da sempre vocata alla coltivazione di vitigni autoctoni siciliani. Grazie alla grande esperienza e alla specializzazione dei suoi enologi, ogni anno sa offrire il meglio dei vini bianchi e rossi, autentica espressione del territorio siciliano, oltre a moscati e passiti di Pantelleria, vini liquorosi e marsala di grande struttura. Con oltre 140 anni di esperienza e di specializzazione in vigna e in cantina, con una delle storie di famiglia più importanti e simboliche di tutta l’enologia isolana, la Pellegrino può a buon diritto essere annoverata tra le più grandi aziende vinicole siciliane.
Infine, la Pellegrino apre questa edizione del Vinitaly trionfando alla 26° edizione del Vinitaly Design Int’l Packaging Competition. La storica cantina siciliana ha infatti ottenuto dei grandi riconoscimenti: Genesi Marsala Doc Superiore Riserva 2014 è stata eletta “Etichetta dell’anno 2022” e Cardilla Zibibbo Terre Siciliane Igt 2021 ha ottenuto il premio speciale nella categoria “Etichetta Gdo”, oltre ad ottenere il terzo posto anche nella categoria “Confezioni di vini bianchi tranquilli a denominazione di origine e a indicazione geografica” dedicata sia ai vini della Grande Distribuzione che a quelli del mondo Ho.re.ca. Riconoscimenti che si aggiungono alla lista di traguardi ottenuti nelle edizioni precedenti: nel 2017 con il premio “Etichetta d’oro” ottenuto dal Moscato di Pantelleria per la categoria “Vini dolci naturali e vini liquorosi” e il “Premio speciale Immagine Coordinata” ottenuto dai moscati e passiti di Pantelleria; nel 2018 è stata la linea dei Marsala Revolution a trionfare con il Premio Speciale “Packaging” e il Premio “Etichetta d’Oro” ottenuto dal marsala Doc Superiore Ambra Dolce “Anita Garibaldi” 2012; infine, nel 2021 è stato il Passito Liquoroso di Pantelleria DOC 2020 che con il suo nuovo packaging ha conquistato una medaglia nella categoria vini dell’International Packaging Competition.