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Fondazione Astrea, inaugurata la sede siciliana

Taglio del nastro per la sede regionale di Fondazione Astrea, nello storico Palazzo Spadaccini di Catania, che ha inaugurato i locali della scuola d’eccellenza per la preparazione ai concorsi nelle forze armate e nelle professioni legali.

L’ente di alta formazione dispone anche di una sede a Roma, con esperienza decennale nel campo, e una sede a Catanzaro, inaugurata tre anni fa, “terra quest’ultima, insieme alla Sicilia – ha detto il presidente e fondatore di Fondazione Astrea, Manlio Caruso – a torto considerata di rassegnazione e di disillusione. Invece ci sono tanti giovani che vogliono fare, che vogliono diventare uomini dello Stato – ha proseguito – e il nostro obiettivo è aiutarli a coronare questo sogno.”

Quindi, presso l’Hotel Mercure Excelsior di Piazza Verga, si è tenuto il convegno dal titolo “L’importanza della formazione nel solco del Life Long Learning”.

In apertura  dell’importante momento di studio sul tema, il presidente del Movimento Nazionale dei Liberi Pensatori, Sergio Tursi Prato, ha presentato la Scuola di Alta Formazione Politica che Fondazione Astrea ha dedicato alla figura del padre, l’uomo politico calabrese, Giovanni Tursi Prato.

“La cultura dovrebbe fare la differenza anche in politica – ha spiegato – e la politica dovrebbe riappropriarsi dei valori fondanti del passato. Con questa scuola svolgeremo attività seminariali con studiosi, politologi, ma anche con esponenti della Prima Repubblica, perché è fondamentale il recupero della memoria, della storia bisogna conoscere tutto. Un progetto ampio che dopo Catania sarà presentato anche a Roma, Catanzaro e Rende”.

Quindi Gabriele Fina, ufficiale della Guardia di Finanza in forza alla DIA di Roma, ha parlato della formazione continua nelle Forze Armate e di Polizia: “L’efficacia e il buon andamento di un corpo dipendono dalla formazione – ha detto -. Oggi la mafia è cambiata, e le organizzazioni criminali anche. Prima il mafioso era analfabeta, non era mai uscito dal territorio in cui risiedeva, ora ha due/tre lauree, parla inglese e a volte francese, ha capito insomma che per penetrare lo Stato doveva mettersi in giacca e cravatta a partecipare ai tavoli che contano. Per questo è necessaria una formazione sempre più specializzata”.

Il presidente della sezione Gip di Catania, Nunzio Sarpietro, ha poi analizzato l’aspetto relativo alle Professioni Legali.

“La formazione è importante in tutta la filiera delle forze dell’ordine e di magistratura e avvocatura – ha spiegato -. All’ultimo concorso di magistratura la percentuale di ammissione è stata appena del 4%. Evidentemente c’è qualcosa che non va a livello di formazione universitaria e anche prima forse, già a partire dalle scuole medie superiori. Ma anche nel campo delle misure di prevenzione ci sarebbe molto da fare: dal momento della loro introduzione lo Stato è riuscito a gestire solo il 2% dei beni incamerati. Ecco allora che tramite la formazione si può riuscire a amministrare queste realtà in maniera più responsabile”.

Infine il presidente Caruso ha presentato gli altri due progetti di Fondazione Astrea, l’Osservatorio Nazionale per lo studio dei suicidi all’interno delle Forze dell’Ordine, e il Dipartimento Relazioni Internazionali, studi Diplomatici e Consolari.

“Il primo riguarda un fenomeno allarmante con numeri sempre più alti e che non possono essere riconducibili soltanto a motivazioni personali o familiari – ha detto -. Vorremo indagarne le cause e istituire anche un centro di ascolto in cui si garantisca l’anonimato, per permettere agli esponenti del mondo militare di avere un supporto psicologico garantito e sicuro. Il secondo progetto nasce dalla constatazione che l’Italia continua a restare in fondo alle classifiche per ciò che riguarda la conoscenza delle lingue straniere. Attraverso il nostro dipartimento, e con la collaborazione del console dell’Azerbaigian Domenico Coco, abbiamo deciso di istituire un’accademia che consegni ai giovani una visione più internazionale e conduca alle carriere diplomatiche e consolari con maggiore consapevolezza”.

Al convegno – moderato dalle giornaliste Elisa Catanzaro e Lella Battiato Majorana Gravina – hanno partecipato anche la senatrice Sandra Lonardo, e, in rappresentanza dell’Accademia Internazionale Mauriziana, il rettore Fabrizio Mechi di Pontassieve, il delegato per Catania, Salvatore Pulvirenti e mons. Paolo Cartolari, Assistente Spirituale Nazionale AIM.

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