Cultura

“Tantestorie” contro la mafia

Non la solita commemorazione, non il consueto ricordo attraverso la presentazione di un libro come  richiederebbe il luogo in cui si svolge una delle numerose iniziative della XXVII edizione della “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” che quest’anno si celebra a livello nazionale a Napoli e regionale, in Sicilia, a Vittoria.

Alle 17.30 di lunedì 21 marzo, infatti, la libreria “Tantestorie” di via Ariosto  27 A/B, s Palermo, darà il via a un pomeriggio al quale parteciperà un parterre di ospiti che, ognuno in base al proprio ruolo, darà una testimonianza significativa  in ricordo delle vittime innocenti di mafia.

A dialogare con il padrone di casa e organizzatore dell’evento,  Giuseppe Castronovo, saranno:  il vicesindaco Fabio Giambrone; l’ex presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci; la Procuratrice aggiunta, Annamaria Picozzi;  il GIP,  Nicola Aiello; il giornalista di RAI Sicilia, Ernesto Oliva. In collegamento Skype da Napoli, il giornalista Paolo Borrometi, mentre da Roma la scrittrice e giornalista Valeria Scafetta. Sul fronte dei familiari per i quali il 21 marzo rappresenta una data nella quale tutta l’Italia ricorda insieme a loro i propri cari “vittime innocenti delle mafie”, parteciperanno: Luciano Traina, agente in pensione della Polizia di Stato, fratello di Claudio Traina, morto insieme al Giudice Paolo Borsellino in Via D’Amelio; Graziella e Ninni Domino, genitori del piccolo Claudio; Massimo Sole, fratello di Giammatteo, altra vittima innocente.

Un pomeriggio che si annuncia pieno di emozioni.

«Quest’anno ricorre anche il trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio – afferma Giuseppe Castronovo – ed ecco anche perchè ho sentito forte il dovere morale di organizzare un incontro nella mia libreria, riunendo attorno a un tavolo  relatori che potessero esprimere il proprio pensiero e ricordo per tutte le vittime innocenti di mafia. Come ogni anno, Don Ciotti e Libera faranno sentire la loro voce. Da Tantestorie, anche per il fatto che si trova a 100 passi dall’albero Falcone, si alzerà un richiamo corale per “non dimenticare” chi ha sacrificato la propria vita per un ideale di giustizia, ma anche coloro che l’hanno persa per un caso fortuito della vita».

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