Economia

Insularità, Confindustria: “La geografia non sia una condanna”

“La geografia non può essere una condanna per la Sicilia. Occorre spendere bene le risorse che lo Stato ha destinato alla nostra regione per compensare in parte gli svantaggi derivanti dall’essere un’isola”. Questo l’appello lanciato da Confindustria Sicilia alla Regione Siciliana a proposito dei costi dell’insularità. “Le risorse non sono sufficienti, proprio per questo è necessario che vadano spese bene. E dunque le somme devono coprire bonus trasporti e logistica, o contribuire all’abbattimento dei costi energia”, questa l’indicazione di Confindustria Sicilia.
La federazione degli industriali siciliani apprezza l’impegno della giunta: “La Regione Siciliana ha rivendicato e difeso nel negoziato con Roma il principio dell’Insularità come fattore penalizzante per l’economia e lo sviluppo della regione” si legge nella nota inviata dal presidente Alessandro Albanese al governatore Nello Musumeci e all’assessore regionale dell’Economia Gaetano, Gaetano Armao. Ma adesso occorre uno sforzo in più,
I cento milioni destinati alla Sicilia dalla Legge di Bilancio 22 vanno orientati e spesi “in linea e nell’orbita del principio di insularità. Chiediamo cioè che l’amministrazione verifichi, controlli e si faccia parte attiva nel processo di destinazione delle somme verso obiettivi che realmente siano destinati a coprire almeno in parte gli svantaggi dovuti alla marginalità. E dunque che le somme siano destinate per esempio a bonus su trasporti e logistica, a contenere e parzialmente abbattere i costi dell’energia.
“Queste risorse – conclude Albanese – non sono certamente sufficienti a colmare il gap che ci separa dalle regioni peninsulari, ma con un utilizzo sapiente e corretto dei fondi si potrà scongiurare il rischio che la geografia per Sicilia non sia solo una condanna”.

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