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ANNULLATO – Vangelu – storia di Gesù dalla nascita alla licenza elementare

Liberamente ispirato ai vangeli apocrifi, patrimonio comune della religiosità popolare e nello specifico ai vangeli dell’infanzia attribuiti a Giacomo, (protovangelo di Giacomo) Matteo (Vangelo dello pseudo-Matteo), Tommaso (vangelo dello pseudo-Tommaso) e al Vangelo dell’infanzia arabo siriaco nonché ad una certa forma d’arte quale l’iconografia sacra ed anche al presepio, il “nostro” prende sì spunto dal più conosciuto Vangelo che racconta la vita di Gesù ma scava soprattutto a piene mani nella Cultura Popolare Siciliana di cui l’autrice è esperta conoscitrice, così da diventare “un altro”, un ennesimo vero e proprio Vangelo apocrifo sentito ed interpretato “secondo” il suo pensiero (laico) e la sua esperienza (artistica e culturale ).
Scritto in lingua siciliana arcaica, che per bellezza e sonorità non ha eguali, “Vangelu ” di Cinzia Caminiti , vuole essere un percorso che traccia l’infanzia di Gesubamminu da quando nasce, in quella fredda grotta illuminata a giorno in mezzo al bue e l’asinello (che a proposito appaiono per la prima volta nel vangelo dello pseudo-Matteo) fino alla licenza elementare in quella scuola dalla squillante campanella, passando attraverso quel “viaggio doloroso” per sfuggire a quella “iena” diErode e attraversando il soave periodo vissuto insieme alla Sacra Famiglia nella casa col giardino a “Nazzarettu”.
Sarà questo narrato un racconto che toccherà varie corde, da quella comica a quella poetica, da quella greve a quella lieve grazie alla accattivante narrazione tipica “dell’arte del cunto”.
I cuntaturi “affabulatori” per eccellenza, secondo una tecnica antica utilizzavano per tenere desta l’attenzione di chi le seguiva il ritmo, le diverse modulazioni della voce, le movenze delle mani, di tutto il corpo e una certa e precisa espressività facciale, oltre all’aspro dialetto dai termini ormai
quasi del tutto dimenticati e proprio per questo oggi come ieri più potenti e incisivi.
Era ed è ancora questa, una preziosa e vitale forma di spettacolarizzazione popolare. Era ed è un modo per narrare fatti, storie, leggende, per commuovere, far ridere, per stupire, per incantare… Era ed è un preciso fatto d’arte , una immediata forma teatrale, oggi, da riproporre e valorizzare.
“Racconti e canti due arti antiche adoperate per affascinare”.
Canti e suoni qui eseguiti da un’orchestrina sgangherata di giovani musicanti, canti popolari ricercati per l’occasione che insieme ai rumori, alle voci della natura, ai frastuoni delle feste di paese, ai canti di lavoro nei campi e alle tarantelle, sottolineeranno le sensazioni e gli umori di una Terra, la nostra, che come in un presepe popolare, diventerà scenario naturale della quanto mai famosissima storia.
Sarà nel complesso uno spettacolo dalle sonorità ora lievi ora grevi, ora incalzanti e ora lente, dove musiche e suoni e parole e gesti si fonderanno perfettamente; dove le impressioni visive date dai colori della semplice ed efficace scenografia si faranno leggere ed avvolgenti; dove le immagini delle più belle ed artistiche “immaginette sacre”, proiettate qui e là sulla scena da un moderno madonnaro renderanno il tutto quanto mai emozionante.
Tra pezze e drappi di tutti i colori, tre affabulatori, dei musicanti e un madonnaro ci racconteranno la vita, le gesta, i miracoli e gli incontri del personaggio più noto di tutta la Storia.
Ecco Vangelu”. Un’opera di 90 minuti in cui poesia, incanto e sorpresa continue la fanno da padroni. Una “sinfonia” di suoni e di parole, colori , gesti, immagini e canzoni. Mercoledì 5 e giovedì 6 gennaio 2022, ore 21, Teatro del Canovaccio, via Gulli n. 12, Catania.

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