Tre Nomination e due Awards ai Paeca in Florida per “Fratelli Noir”
Non conosce sosta la cavalcata trionfale dell’opera di Gangemi iniziata ormai circa un anno fa, anche la Florida firma infatti il Palmares dei suoi “Fratelli Noir”, e lo fa con uno degli eventi cinematografici indipendenti più attesi dell’anno. Si tratta infatti dei prestigiosi, come dice anche il nome stesso del premio, “Prince of Prestige Academy Awards”, conosciuti ed agonisti in tutto il pianeta ed arrivati quest’anno all’XIª edizione.
Edizione che anche in quest’occasione si è tenuta in Florida nel mese di novembre, e che consacrato per l’ennesima volta Daniele Gangemi nell’Olimpo dei registi indipendenti più premiati del Globo, con due dei premi più ambiti dell’evento (“Best Short Film” e “Best Comedy Or Musical”) e ben tre altrettanto ambite nomination, rispettivamente destinate a “Fratelli Noir”, addirittura come “Best Foreign Language Film”, al Direttore della Fotografia etneo Alessandro La Fauci come “Best Cinematography” ed all’attore Francesco François Turrisi come “Best Performance by an Actor”.
Quelli di Gangemi e di questa sua opera indipendente di genere noir, ma con l’intuizione di virare verso la commedia, è davvero un successo esagerato che non conosce alcun paragone o similitudine nel passato del cinema indipendente, e che sta mettendo seriamente in imbarazzo i tanti produttori o finanziatori in generale di tutte quelle opere targate dalle majors che nonostante il bagno di sangue economico non sono riusciti assolutamente a portare a casa risultati decenti né al botteghino né tanto meno all’interno del circuito dei festival d’autore, dove addirittura non riescono (a ragion veduta) nemmeno a trovare spazio o collocazione.
A questo punto una domanda diventa sempre più frequente e spontanea: perché decidere di continuare a puntare su certi ciuchi raglianti che non raggiungeranno mai nemmeno lo status di ronzino, invece di provare a scommettere ed investire su cavalli di razza che hanno già dimostrato il loro raro valore ed indiscutibile talento sul campo e sulla lunga distanza?
Sono in molti a chiederselo oggi in Italia e non solo nel campo cinematografico purtroppo.
Di parere diverso sembra invece Gangemi, che non dà proprio l’impressione di volersi curare di faccende simili, quando esortato a rilasciare una battuta su questi ultimi successi internazionale si è limitato a dire: “Per chi come me prova a vivere questo mestiere come un semplice artigiano, la soddisfazione più grande risiede nella consapevolezza di avere affrontato e portato a termine ogni singolo lavoro al meglio delle possibilità, cercando, se possibile, di crescere e migliorare ogni giorno, anche se di poco. Vivendo così infatti resta veramente poco spazio per dare un peso reale a fattori esterni come le luci della ribalta o l’operato altrui. Credetemi”.