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Piano energetico rurale: la necessità di una svolta

Parte ancora una volta dalla Sicilia la richiesta di un cambiamento radicale. L’iniziativa è delle Associazioni ambientaliste ed in particolare dell’Associazione di protezione ambientale Movimento Azzurro che ne è promotrice. A tal proposito si sono riuniti più volte i rappresentanti delle Associazioni per affrontare la spinosa questione riguardante la produzione di energia elettrica prodotta con i pannelli fotovoltaici, che “usurpano” aree e superfici destinate alle produzioni agricole. I pannelli fotovoltaici sono nati per essere collocati in superfici di scarso pregio, invece nel tempo è venuto comodo, per gli agricoltori e per i produttori dei pannelli fotovoltaici, utilizzare qualsiasi superfice quindi anche terreni di qualità altamente produttivi. La grande svolta si potrà avere solo e quando l’energia elettrica verrà prodotta dalle singole aziende a mezzo dei pannelli fotovoltaici. E anziché vendere l’energia, questa potrà essere utilizzata per lo sviluppo e l’economia della stessa azienda (esempio: trasformazione dei prodotti, uso in zootecnica ecc…). Pertanto un modo moderno e fattivo di fare agricoltura deve prevedere necessariamente l’uso dei pannelli fotovoltaici da parte delle aziende agricole, che potranno e dovranno utilizzarli in modo razionale per il loro sviluppo.   

Il Coordinamento Regionale Agroecologia, al quale partecipano numerose sigle di organizzazioni ambientaliste, di categoria e sindacali, è intervenuto in maniera decisa e forte sull’eccessivo proliferare di mega impianti fotovoltaici sui suoli agricoli. A coordinare l’attività delle Associazioni è stato il Dott. Giudo Bissanti, Presidente dell’Ecosezione “Valle dei Templi Agrigento”. L’Associazione di protezione ambientale Movimento Azzurro ricopre un ruolo fondamentale in questa “battaglia”. Si ipotizza pertanto un Piano Energetico Rurale per la Regione Siciliana che, una volta attuato, andrebbe a scongiurare un disastro ecologico, agricolo, paesaggistico e sociale di notevoli proporzioni. 

L’Associazione di protezione ambientale Movimento Azzurro e il Coordinamento Regionale Agroecologia indicano un piano alternativo importante per dare respiro alla grande crisi agricola dell’Isola e dei suoi operatori  e per incrementare, secondo quanto richiesto dall’Unione Europea, la produzione di energie rinnovabili senza interferire né sul paesaggio agrario e naturale né su interi comprensori agricoli né sulla diminuzione delle superfici produttive agricole.

Un Piano che consente di creare una reale Generazione Distribuita (GD) ed una riconversione delle motorizzazioni verso l’elettrico con la produzione di energie rinnovabili prodotte e utilizzate direttamente dalle aziende agricole, con un notevole risparmio di consumo di suolo. Il Piano Energetico per la Regione Siciliana, quindi, va a vantaggio delle aziende agricole e non delle solite multinazionali.

Con questo Piano si andrebbe ad aumentare la funzionalità delle aziende agricole che, con la redditività aggiuntiva, diventerebbero un forte richiamo per le giovani leve del settore. E altresì si potrebbe effettuare quella conversione agroecologica che rappresenta l’obiettivo prioritario, all’interno del Green Deal europeo, del “Farm to Fork” varato nel 2020.

Il Movimento Azzurro insieme con il Coordinamento Regionale Agroecologia solleciterà sia il Governo Regionale sia quello Nazionale all’adozione tempestiva delle misure previste nel Piano Energetico Rurale.

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