Spettacoli

Teatro, “A tazza da Pirzisa” in scena sabato a Sant’Agata Li Battiati

Sabato andrà in scena per la prima volta a Sant’Agata li Battiati, alle ore 21.00, in Piazza Pertini, la commedia dialettale “A tazza da Pirzisa”, che rientra nel progetto drammaturgico “Il teatro della sberla” composto da cinque diverse rappresentazioni.
La scena è ambientato in un tranquillo paesino di provincia. La routine dei suoi abitanti fatta di appuntamenti fissi quali il mercato settimanale e il rosario in piazzetta, viene interrotta da due avvenimenti di rilievo: l’arrivo di Mariuccia, nipote de a “Pirzisa” venuta da Pietraperzia per nascondere il suo bimbo in arrivo e quello di due sposi promessi, Savvuccio ed Elisabetta, figli di due famiglie di spicco nella comunità locale, di ritorno dalla città per organizzare il matrimonio. Tra scene esilaranti, equivoci e siparietti comici, i personaggi mostreranno come spesso sia più semplice mentire per vergogna, pavoneggiarsi fingendo di essere ciò che non si è, fino al momento in cui, si alzerà a gran voce il grido di, chi vincendo la timidezza e i pregiudizi, sceglierà di mettersi a nudo, mostrando a tutti, il “puzzo” della verità.
Gli attori che andranno in scena sono: Vera Agata Mirabella, Andrea Bianco, Samanta Arcidiacono, Carmelisa Puglisi; Letizia Puglisi, Emanuela Cutuli, Meli Francesco, Elena Silvia Marino,Ture Germanà, Silvio Claudio Dimauro, Filippo Valle, Sebastiano Musmeci.
Saranno tre gli atti intervallati da due piccole pause musicali di Giacomo Failla e Antonio Cunsolo. Regia di Andrea Bianco e Elena Silvia Marino. Service Vito Mammana. Scenografie Davide Balsamo.

“Questo progetto – spiega Elena Marino – nasce da un sogno che ho sempre avuto nel cassetto che è quello di scrivere per il teatro e in particolare di scrivere in dialetto siciliano. Dal momento in cui questo sogno ha preso piede a gennaio del 2020 ho contattato dei vecchi amici con cui avevo recitato 6 anni fa e altre amiche e colleghe di banca e questo sogno è diventato un progetto e quel progetto ad oggi è una realtà. Subito le persone che ho deciso di coinvolgere si sono mostrate entusiaste della commedia A tazza da Pirzisa e abbiamo deciso di camminare insieme dando vita all’Associazione culturale Abbrazzamuni di cui ho l’onore di essere il presidente”.
“Purtroppo a marzo – continua la regista- è iniziato il lockdown ma nonostante l’impossibilità di incontrarci per le prove non abbiamo mollato la nostra passione iniziando a pianificare i nostri incontri online sulla piattaforma Zoom. Quell’appuntamento settimanale, seppur virtuale, ha permesso che la nostra passione non si smorzasse ed anzi ci ha regalato momenti di ilarità ed evasione alienandoci dalla realtà che ci circondava e dalla piaga della pandemia. E’ sempre durante il lockdown che sono nate dalla mia fantasia le altre commedie che fanno parte della mia raccolta , non potendo recarmi a lavoro per accudire i miei meravigliosi bambini che non potevano andare a scuola e in breve sono arrivati i primi riconoscimenti che hanno accresciuto ancora di più il mio entusiasmo e quello degli altri associati. In particolare – conclude Elena – mi sono classificata seconda al premio Efesto con la commedia “Feto” che spero riusciremo a rappresentare entro Natale a teatro e “Gli ideali non ghinchinu a panza” che è stata scelta per essere pubblicata nell’antologia dedicata al premio Quasimodo per l’anniversario della sua prima pubblicazione che andrà in stampa in autunno.

Articoli correlati

Back to top button