Covid, concluso il ciclo sull’“Arte precaria” di AbaCt
Si è concluso con un appuntamento dedicato al Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Riso a Palermo, il ciclo di incontri sul web sull’ “Arte precaria” al tempo del Covid, curati per l’Accademia di Belle Arti di Catania da Ambra Stazzone e Lorenzo Madaro.
“Diverse centinaia di persone in tutto il Paese – hanno sottolineato i due, entrambi docenti di Storia dell’Arte contemporanea dell’Aba – hanno assistito agli otto incontri del ciclo, che hanno consentito ai nostri studenti di scoprire tante importanti realtà italiane ed estere e si sono rivelate un’occasione di promozione per la nostra Accademia”.
Nel corso dell’ultimo incontro – svoltosi come sempre su diverse piattaforme e social: Teams, Youtube (https://www.youtube.com/watch?v=EHGVn5rk9LI), Facebook e Instagram –la storia della nascita del Museo e la sua mission sono stati narrati dalla storica dell’arte Rosaria Raffaele Addamo, in servizio dal 2005 nell’Istituzione, ripercorrendo le tappe dell’intensa attività culturale attraverso le mostre e i progetti più significativi.
La collezione permanente del Museo – diretto dal 2019 da Luigi Biondo, proveniente dal Pepoli di Trapani -, comprende diverse opere di artisti contemporanei italiani e stranieri quali Carla Accardi, Giovanni Anselmo, Stefania Artusi, Alessandro Bazan, Christian Boltanski, Pietro Consagra, Stefano Cumia, Andrea Di Marco, Francesco De Grandi, Fulvio Di Piazza, Emilio Isgrò, Richard Long, Domenico Mangano, Sebastiano Mortellaro, Giulia Piscitelli, Laboratorio Saccardi, Salvo, Antonio Sanfilippo, Francesco Simeti, Paola Pivi, Francesco Maria Romano, Croce Taravella, Luca Vitone e Sergio Zavattieri.
L’Istituzione promuove anche i giovani artisti siciliani tramite l’archivio del S.A.C.S. (Sportello per l’Arte Contemporanea della Sicilia), e offre un ricco e diversificato programma di Educazione all’Arte.
“Quest’ultima, con la Bellezza e la Cultura – ha detto Rosaria Raffaele Addamo, dialogando con gli studenti sulla pandemia e facendo riferimento a una citazione di Zola Nelle Hurston da parte del direttore, l’arch. Biondo, sugli “anni che pongono domande e anni che rispondono” – devono essere l’antidoto da comunicare a quanta più gente possibile”.
Numerose da parte degli allievi dell’Accademia di Catania le domande poste all’ospite, che nel Museo palermitano elabora percorsi, laboratori e progetti didattici in sinergia con le Scuole, con le Università e le Accademie e dal 2011 si occupa anche del coordinamento organizzativo delle Mostre.