Economia

Missione romana per i ristoratori

Si sono riuniti in assemblea a Roma, in piazza San Silvestro, i 107 Presidenti provinciali Fipe di tutta Italia, per chiedere al Governo una risposta chiara e precisa sulle istanze che portano avanti da tempo, come quali saranno i tempi e i modi delle riaperture delle loro attività, quali gli indennizzi poiché sono ancora chiuse, regione per regione. Prima di iniziare i lavori hanno osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime del Covid.
“In questa piazza c’è l’Italia che vuole lavorare – ha tuonato il Carlo Sangalli, presidente Confcommercio Imprese per l’Italia – e tutta la Confcommercio è qui con voi. È udibile la voce di un popolo che ha sopportato sulla propria pelle decisioni incomprensibili. Ci siamo battuti sempre – ha proseguito Sangalli – se non si sopravvive oggi non si sopravviverà domani. I nostri governanti ci devono spiegare perché anche se noi siamo stati chiusi il contagio continua ad aumentare”.
Ha proseguito Dario Pistorio, Presidente regionale Fipe: “È arrivato il momento di far capire che non siamo stati immobili, sperando che le nostre aspettative potessero essere esaudite dal Governo. Ogni volta che si spegne una attività si spegne una parte del futuro della nostra Italia. Abbiamo organizzato una manifestazione autorizzata stando a fianco della legalità, e adesso chiediamo al Governo come e quando potremo riaprire, nel pieno rispetto delle norme anti COVID, e fare attività per quello che ci compete con criteri precisi. Abbiamo investito denaro per allinearci alle norme anti COVID e altro denaro per far realizzare protocolli aziendali con dei costi che non si dono mai ammortizzati perché dopo qualche mese ci hanno fatto chiudere”.

Si è successivamente svolto nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico l’incontro tra i rappresentanti Fipe e il ministro Giancarlo Giorgetti che ha innanzitutto ringraziato tutti i partecipanti per “la postura civile” e la massima correttezza con cui hanno espresso la grave difficoltà economica dei pubblici esercizi a causa delle chiusure per la pandemia.
Due le questioni principali sul tavolo: riaperture e sostegni.
Sul primo punto il ministro, pur precisando che non è possibile indicare con certezza una data per le riaperture, ha però sottolineato che gli indicatori stanno migliorando (“anche la natura ci darà una mano come lo scorso anno” ha aggiunto riferendosi al clima che sta migliorando con la primavera) e che “presumibilmente maggio sarà un mese di riaperture” coerentemente con il segnale del governo che ha già scelto “di riaprire le scuole”. Il ministro ha precisato che “sebbene ci aspettassimo di più sul fronte del vaccini, il piano va avanti”, e che “la decisione sulle riaperture sarà presa probabilmente la prossima settimana dal Consiglio dei ministri”.
Altro capitolo fondamentale, sul quale il Fipe manderà presto le sue riflessioni, è quello dei sostegni. Il ministro ha indicato due strade: gli indennizzi basati sul fatturato, com’è accaduto per l’ultimo decreto, oppure prendere in considerazione il bilancio che “senz’altro fornisce indicazioni più precise sulle perdite reali subite” ma che prevede tempi più lunghi. Il punto di mediazione potrebbe essere, su questo la Fipe si è impegnata a presentare una proposta articolata in tempi brevi, un sistema di due acconti e di un saldo finale che terrebbe conto degli indicatori contenuti nel bilancio evitando sperequazioni tra le diverse attività.
Giorgetti ha infine accolto anche il suggerimento affinché un rappresentante della categoria possa partecipare alle riunioni del CTS.
Al tavolo con il ministro hanno partecipato, tra gli altri, Lino Enrico Stoppani – Presidente Fipe (Milano), Aldo Mario Cursano – Vice Presidente Vicario Fipe (Firenze), Maurizio Pasca – Presidente Sindacato Locali da Ballo – SILB-FIPE (Lecce), Erminio Alajmo – Vicepresidente Fipe (Padova), Paolo Capurro – Presidente Associazione Nazionale Catering e Banqueting (Genova).

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