Il giardino dei veri eroi: melograni in ogni città per le vittime del Covid-19
Un giardino dei melograni in tutte le città, in memoria e perenne ricordo degli eroi caduti in servizio, vittime del Covid-19, tra medici, infermieri, sacerdoti e gli altri morti nella lotta al nemico invisibile. Un vero e proprio parco, un giardino coltivato ad alberi di melograno dal profondo significato simbolico. L’iniziativa si ispira al quadro informale di Filiberto Di Benedetto dal titolo Michael’s Gate, ovvero Porta di San Michele. L’opera inneggia alla vita che accoglie la morte.
È il Dr. Gennaro Ruggiero, Presidente del Cics (Comitato Internazionale Cooperazione Sviluppo) ad annunciare la volontà di realizzare la serie di giardini di melograno, partendo da Roma, in collaborazione con l’associazione Madonna dei Debitori presieduta dal Dr. Gilberto Di Benedetto, e i Corpi Sanitari Internazionali – Croce Rossa Garibaldina presieduta dal Dr. Alessandro Della Posta. La ricerca dei terreni, idonei ad “eletti” parchi dell’armonia e della memoria nel ricordo dei ”veri eroi’, è in atto a Roma ad opera del comitato promotore. La ricerca verrà estesa anche alla Sicilia e alla Sardegna.
Alcuni cenni alla pianta e al suo utilizzo nella storia di tutti i tempi. Il melograno è uno dei più antichi alberi coltivati nel Mediterraneo, i suoi frutti sono archetipo di fecondità e di abbondanza. Nella tradizione classica è legato al mito di Persefone, alla terra donatrice di frutti e alla vita oltre la morte: il frutto maturo si apre e lascia cadere i propri semi color rubino sulla terra. Compare più volte nell’Antico Testamento accanto alla vite e all’ulivo e la tradizione cristiana ne ha fatto un simbolo dell’unità della Chiesa e della comunione dei santi in ragione della presenza di molteplici grani all’interno delle stesso frutto. È divenuto simbolo d’immortalità e di resurrezione. Nel Rinascimento Gesù bambino è spesso rappresentato con una melagrana.
Il Ripa mette questo frutto nell’iconografia della Concordia e della Conversazione. Nell’arte funeraria del XIX il frutto di quest’albero è spesso presente nelle ghirlande e nei festoni. Nella Bibbia, il melograno è uno dei frutti che la terra promessa produce in abbondanza, garantendo la vita: la terra donata da Dio è ricca perché «terra di frumento, di orzo, di viti, di fichi e di melograni; terra di ulivi, di olio e di miele» (Dt 8,8 ). Insieme all’uva e ai fichi la melagrana è anche il frutto che i dodici esploratori, dopo aver ispezionato la terra nella quale stavano per entrare e verificare che Dio aveva mantenuto la sua promessa, portano a Mosè: «Giunsero fino alla valle di Escol e là tagliarono un tralcio con un grappolo d’uva, che portarono in due con una stanga, e presero anche melagrane e fichi» (cfr. Num 13,23). In quanto segno della benedizione di Dio, il melograno decora le vesti del sommo sacerdote: «Farai sul suo lembo melagrane di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto, intorno al suo lembo, e in mezzo disporrai sonagli d’oro: un sonaglio d’oro e una melagrana, un sonaglio d’oro e una melagrana intorno all’orlo inferiore del manto» (Es 28,33-34).
Il libro del Siracide ricorda la gloria sacerdotale che Dio conferisce ad Aronne: «Lo avvolse con melagrane e numerosi campanelli d’oro all’intorno» (cfr. Sir 45,9). Il melograno adorna, pure, i capitelli del Tempio venendo ad indicare la benedizione che scaturisce dall’alleanza con Dio. Il re Salomone: «Fece dunque le colonne e due file intorno a ciascun reticolo per rivestire i capitelli che erano sulla cima, a forma di melagrane, e così fece per il secondo capitello. I capitelli sulle due colonne si innalzavano da dietro la concavità al di là del reticolo e vi erano duecento melagrane in file intorno a ogni capitello» ( in 1 Re 7, 18.20; cfr. Ger 52,22).
Alta la carica simbolica nel libro biblico che canta la splendore dell’amore fedele: il Cantico dei Cantici dove è simbolo dell’amore fecondo e dell’intensa relazione tra l’amato e l’amata. La bellezza dell’amata, colma di vitalità, è descritta dalla melagrana: «come spicchio di melagrana è la tua tempia dietro il tuo velo» (cfr. 4,3; 6,7). Persino nel giardino, luogo dell’amore, fioriscono i melograni. Lo sposo che cerca la sposa va a vedere se nel giardino sono sorti i germogli (cfr.Ct 6,11). L’amato scorge nel melograno, il cui frutto ricco di semi e di colore rosso simbolo del fascino dell’amore, la fecondità della sua amata sposa, piena di vita e foriera di felicità.