Teatro Antico di Taormina: riapre l’8 marzo dopo 4 mesi di chiusura
Quattro lunghi mesi di chiusura forzata e, a giorni, il Teatro Antico di Taormina ritorna ad essere visitabile. L’evento cade a un anno dal lockdown nazionale imposto a seguito della dichiarazione di pandemia da parte delll’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). La data della riapertura al pubblico è l’8 marzo. L’appuntamento è fissato alle ore 17 con la Direttrice del Parco Archeologico Naxos Taormina, Gabriella Tigano. Presenzieranno l’Assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, e il Sindaco di Taormina, Mario Bolognari. La riapertura di lunedì è resa possibile dalla conclusione, in queste ore, dei lavori straordinari eseguiti da E-Distribuzione del Gruppo Enel, che gestisce la rete elettrica a media e bassa tensione. La società ha realizzato la nuova cabina elettrica, che dal 2 marzo scorso serve non soltanto il sito monumentale ma l’intera area urbana circostante.
Pavimentazione in rifacimento all’ingresso di via Teatro Greco. Pertanto, i visitatori potranno raggiungere l’area monumentale da via Bagnoli Croce, attraversando il cosiddetto “Sentiero di Goethe” e potendo così ammirare il verde circostante. Nel Settecento, ai tempi del Grand Tour, l’itinerario panoramico era la via che introduceva i viaggiatori stranieri nel grande Teatro. L’ingresso di via Bagnoli Croce viene reso fruibile in alta stagione allo scopo di calmierare l’afflusso di visitatori che altrimenti finirebbero per convogliare tutti all’ingresso principale di via Teatro Greco.
Accesso al sito prossimo al ripristino, dunque, salvo condizioni meteo avverse. Stando alle previsioni, i lavori di pavimentazione saranno ultimati entro la fine del mese di marzo. Fruibilità possibile nei soli giorni infrasettimanali in attesa del 27 marzo che aprirà i teatri anche nel weekend. Teatro Antico di Taormina, Museo e Area Archeologica di Naxos sono visitabili dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 17. Il biglietto ingresso avrà il costo di 10€ per il Teatro (ridotto 5€); l’accesso al museo e all’area Naxos, invece, costerà 4€ (ridotto 2€). Il Museo Archeologico di Francavilla di Sicilia (M.A.FRA), aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle ore 18, avrà ingresso gratuito. Confermate per la giornata di mercoledì le visite guidate gratuite al MAFRA con l’archeologa del parco, Maria Grazia Vanaria, nei due appuntamenti delle ore 10:30 e 14:30. I visitatori dovranno tutti essere muniti di mascherina propria. L’orario di visita aumenta progressivamente con la stagione primaverile, il consiglio è allora di consultare il sito www.parconaxostaormina.com.
Anche Isola Bella assiste a lavori in corso di manutenzione straordinaria che per ragioni di sicurezza rendono inaccessibili alcuni ambienti. Come dispone il Dpcm firmato da Mario Draghi, fino a sabato 27 marzo 2021 stop alle visite nei siti monumentali nei giorni di sabato e domenica. Quanto al Parco archeologico di Naxos–Taormina, istituito nel 2007, a partire dal 2013 la gestione è curata da siti monumentali e paesaggistici più importanti della provincia di Messina. Ci riferiamo al Museo e all’area archeologica di Naxos; il Teatro Antico e l’Odèon di Taormina; Villa Caronia (sede direzionale del Parco); il Museo naturalistico di Isola bella, le aree archeologiche di Francavilla e il M.A.FRA il nuovo museo archeologico della città risalente all’ottobre 2020. Dal 2019, a curarne la gestione sono il Parco, Palazzo Ciampoli (Taormina), il Monastero e la Chiesa Basiliana dei Santi Pietro e Paolo (Casalvecchio Siculo). Dal giugno 2019, poi, la direzione del Parco è stata assunta dall’archeologa Gabriella Tigano. Fra i grandi eventi gestiti dal Parco nel Teatro Antico di Taormina il G7 del maggio 2017 e la visita del Dalai Lama nel settembre dello stesso anno. Nel 2019, le visite al Parco Naxos Taormina hanno totalizzato il tetto record di 1.033.656 visitatori, non includendo nel computo gli oltre 150mila spettatori delle serate organizzate tra giugno e settembre al Teatro Antico di Taormina, secondo sito più visitato in Sicilia dopo la Valle dei Templi.