Il periodo della pandemia ha portato in emersione l’aspetto fedifrago di una porzione di donne. Secondo un sondaggio, condotto a fine febbraio 2021 sulla sessualità delle italiane in Era Covid, sono quattro su 10 le donne ad aver ammesso un tradimento. La prima tra le cause addotte a “giustificazione” della condotta adultera è la monotonia. Il 65 per cento “incrimina” la noia con il compagno, l’89 per cento dice di essere ancora innamorato del proprio partner. Il campione assunto è di 2mila donne, sposate o in coppia, di età compresa tra i 24 ed i 60 anni. Il 60% dichiara di avere rapporti coniugali sporadici, o nulli. Con l’amante, invece, i rapporti risultano consumarsi ad ogni appuntamento e senza inibizioni. Un’alta percentuale (80%) di italiane dichiara di riuscire a realizzare tutte le sue fantasie, si abbassa di poco la percentuale di quelle (60%) che riescono a mettere in atto nuove pratiche, mentre è il 50% di loro a riscoprire la pratica dei preliminari. Fungendo da valvola di sfogo, la clandestinità aiuterebbe 8 donne su 10 a migliorare la preesistente relazione con il coniuge.
Quanto all’orientamento sessuale, in Italia emerge la percentuale di una donna su 10 a riconoscere la tendenza alla ricerca di una relazione omosessuale. Secondo uno studio condotto da Euromedia Research il 12,8 per cento della popolazione italiana si dichiara LGBT (lesbiche, gay, bisessuali o transgender). Insomma 7,7 milioni di italiani di entrambi i sessi. Secondo l’Istat sono circa un milione, tra uomini e donne, gli omosessuali o bisessuali; in termini percentuali, l’1,7% della popolazione. Il doppio ha provato attrazione fisica o innamoramento per lo stesso sesso almeno una volta nella vita. Gli LGBT sarebbero in maggior numero giovani uomini residenti del Centro Italia. È sempre l’Istat, a rilevare la percentuale dei 20% dei genitori consapevoli dell’omosessualità dei figli, percentuale che sale (45,9%) per i fratelli e le sorelle, arrivando al 55,7% per i colleghi e addirittura al 77,4% per gli amici.
