Ottava eruzione per l’Etna: fontane di lava e cenere dappertutto
Una ricaduta di cenere lavica ovunque. È accaduto nel tratto a Sud dell’Etna. Particolarmente inondati i Comuni di San Gregorio (svincolo autostradale), Pedara, Trecastagni, Aci S. Antonio e Catania, che risultano interamente ricoperti della coltre. Lo fa sapere l’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Alle 11:45, dopo una breve fase di stasi, l’ampiezza del tremore si è innalzata fino a far registrare l’ennesimo evento parossistico. Fenomeno registrato a 3mila metri, nel cratere di Sud-Est. È l’ottava eruzione dal 16 febbraio ad oggi.
A partire dalle ore 13:24 l’attività del cratere di Sud-Est, dapprima stromboliana, si è trasformata e il Vulcano ha ben presto lanciato fontane di lava alte un chilometro. In concomitanza, anche la rilevazione di un’attività infrasonica in salita nello stesso cratere in discorso. Ad ostacolare l’osservazione diretta la presenza di nuvole.
Per motivi di sicurezza, il sindaco di Catania Salvo Pugliese ha imposto con ordinanza il divieto, valido per 48 ore, di circolazione dei mezzi a due ruote imponendo, in tutte le strade, il limite massimo di velocità a 30 km/h per autocarri ed automobili. Disposta anche la bonifica del territorio con raccolta della cenere, raccomandando alla cittadinanza di depositare la sabbia vulcanica trovata nelle aree private in piccoli contenitori in prossimità dei cassonetti dei rifiuti e, laddove sia in atto il servizio di porta a porta, il conferimento dovrà avvenire assieme alla porzione del vetro in involucri separati. È fatta raccomandazione alla popolazione di uscire soltanto per motivi di reale necessità.