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Intervista al presidente della DC siciliana

Il neo Presidente della Democrazia Cristiana in Sicilia, Armando Aulicino, parla di diversi temi. Aulicino è convinto fermamente che la classe politica siciliana abbia delle fortissime carenze, in termini di moralità ed etica. Espone inoltre le sue considerazioni riguardo la delicata questione della crisi politica nazionale, elogiando il grande lavoro del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

Presidente Armando Aulicino secondo lei qual è la piaga principale che affligge la Sicilia?

“Il vero problema che ha la Sicilia è il preoccupante deficit di moralità di una classe politica inadeguata progettualmente ed eticamente. Questo deficit etico e progettuale ha caratterizzato chi ha operato politicamente sia a livello nazionale che regionale. Occorre restituire dignità alla politica e in questo senso è fondamentale che ciascun cittadino selezioni la classe dirigente avendo presente che la politica non può più rinviare un intervento organico per rendere il nostro territorio appetibile dal punto di vista imprenditoriale. L’appetibilità per gli imprenditori può essere ripristinata solo con un intervento che qualifichi tutto il sistema dei collegamenti (strade, autostrade e ferrovie, che colleghino le zone interne con le zone di costa, e navi ed aerei che ci consentano di superare le attuali difficoltà di collegamento con l’Italia, dalla Calabria alla Lombardia, e con l’Europa ed il mondo. Contemporaneamente occorre una immediata qualificazione dei servizi alle imprese ed alle persone, con una immediato intervento che snellisca le procedure burocratiche: occorre una burocrazia amica dei cittadini e delle imprese. Nello specifico delle attività economiche le priorità nella nostra Sicilia sono l’Agricoltura, il Turismo e l’Ambiente. Sull’ambiente non è più rinviabile un intervento immediato sul ciclo integrato dei rifiuti, che va razionalizzato e reso efficiente, perché la situazione, anche igienica, nei nostri comuni è diventata davvero insostenibile. Queste a mio avviso le priorità e le emergenze che la politica deve al più presto affrontare. È una grande sfida, che dobbiamo affrontare con determinazione, con interventi non più rinviabili”.

Perché ha deciso di fare politica?

“Ho deciso di fare politica perché credo ancora, nonostante i ritardi incredibili della politica, che il dovere dei cittadini é di partecipare al processo di formazione delle decisioni e delle scelte. Non riesco a immaginare che la politica possa prescindere dalla partecipazione democratica dei cittadini. Occorre che i cittadini partecipino al processo democratico, ponendo fine, anche intervenendo con una seria riforma elettorale, a una situazione anomala che ha visto i cittadini espropriati del loro potere decisionale, e pochi opportunisti, senza moralità e senza progettualità, utilizzare le leve del potere non nell’interesse ed a tutela delle comunità, ma a tutela dei propri interessi personali”.

Cosa pensa della crisi di governo?

“In un momento assai delicato per il nostro Paese, è fondamentale che le risorse finanziarie messe a disposizione del nostro Paese da parte dell’Europa vengano utilizzate per rilanciare la nostra economia, riservando particolari attenzioni alla sanità pubblica ed alla tutela dell’ambiente. L’autorevolezza di Draghi potrebbe aiutare il nostro Paese”.

Secondo lei, il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, come ha gestito questa crisi?

“Mattarella, con il quale ho condiviso un percorso sindacale e politico, è da me molto stimato. Nella gestione di questa ultima crisi credo che abbia dato dimostrazione di grande intelligenza, saggezza e lungimiranza”.

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