A lanciare l’allarme Clara Rametta, sindaco di Malfa, comune dell’isola di Salina. La carenza di pesci è sempre più evidente. Il dato non va sottovalutato, si deve intervenire subito. Oggi, più che mai, si rende necessaria la realizzazione di un’area marina protetta. La proposta è stata avanzata trent’anni fa, ma continua a rimanere un’idea astratta che non trova una sua concretizzazione su base reale. Eppure, adoperarsi dovrebbe essere una presa di coscienza rapida.
Occorrerebbe avviare un tavolo tecnico, riunendo i tre sindaci dell’isola di Salina, per correre ai ripari e tutelare le specie marine. Insieme i Primi cittadini potrebbero valutare la fattibilità del progetto ai fini di una concretizzazione più veloce possibile. Fattori decisionali imprescindibili dovranno essere l’etica e la sostenibilità ambientale di cui tanto si parla, ma alla cui base mancano i fatti a supporto. Intanto, si chiede una determinazione al Ministero dell’Ambiente e, frattanto, si cerca di costituire un comitato promotore per l’Area Marina Protetta di Salina.
La strada si preannuncia lunga e tortuosa, ma esiste una nota positiva che avvantaggia il percorso, il favore dei pescatori al progetto che si deve all’opera di sensibilizzazione svolto egregiamente dalle associazioni. L’augurio è che presto possa realizzarsi la tutela del patrimonio ittico delle Sette Sorelle del mar Tirreno, fonte attrattiva di pregio e risorsa notevole.
