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Vino: per nuovi impianti e reimpianti domande dal 15 febbraio al 31 marzo

La domanda di autorizzazione di nuovi impianti viticoli può essere presentata dal 15 febbraio al 31 marzo e deve contenere la regione o le regioni su cui si chiede il via libera, le superfici e la scelta dei criteri di priorità. E’ stata infatti pubblicata il 10 febbraio la circolare Agea con le istruzioni per ottenere le autorizzazioni per nuovi impianti, reimpianti viticoli e per la costituzione e aggiornamento del Registro informatico pubblico delle autorizzazioni per gli impianti viticoli. Dal 2016 ( e fino al 2030) infatti si possono impiantare vigneti da uva da vino solo se si dispone di un’autorizzazione.
Dal 2018 inoltre è stato fissato un tetto massimo per ogni domanda di 50 ettari. E’ possibile avvalersi dei criteri di priorità che sono: organizzazioni senza scopo di lucro con fini sociali che hanno ricevuto terreni confiscati per reati di criminalità, superfici caratterizzate da vincoli naturali, viticoltori che hanno applicato le norme della produzione biologica sull’intera superficie vitata per almeno 5 anni precedenti alla domanda.
La circolare ricorda che a seguito dell’emergenza Covid 19 la durata delle autorizzazioni all’impianto o al reimpianto scadute nel 2020 è prorogata fino al 31 dicembre 2021. Inoltre i produttori in possesso di autorizzazioni per nuovo impianto in scadenza nel 2020 non sono passibili delle sanzioni – anche per una quota parte dell’autorizzazione – a condizione che comunichino al Mipaaf e alla Regione o Provincia Autonoma competente entro il 28 febbraio 2021 che non intendono avvalersene e che non desiderano beneficiare della proroga di validità
Secondo le scelte effettuate dalle regioni per il 2021 la soglia massima in ettari è di 50 ettari per la Valle d’Aosta, 20 ettari per il Piemonte, 2 ettari per la Lombardia, 2 ettari per la Provincia autonoma di Trento, 0,3 ettari per la Provincia autonoma di Bolzano, 1 ettaro per il Friuli Venezia Giulia, 1 ettaro per il Veneto, 2 ettari per la Liguria, 1 ettaro per l’Emilia Romagna, 10 ettari per le Marche, 30 ettari per la Toscana, 25 ettari per l’Umbria, 25 ettari per il Lazio, 10 ettari per l’Abruzzo, 5 ettari per il Molise, 3 ettari per la Campania, 20 ettari per la Puglia, 2 ettari per la Basilicata, 5 ettari per la Calabria, 5 ettari per la Sicilia e 7 ettari per la Sardegna.

da Coldiretti

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