Storie dell'anima

Il 500 catanese e la leggenda della Porta di Ferro

Il cinquecento catanese, durante il quale la città e l’intera Sicilia erano sotto l’egemonia degli Asburgo con l’imperatore Carlo V, (che visitò la Sicilia nel 1535 ma non passò da Catania) fu un periodo di relativa pace interna. L’unica vera minaccia per l’isola arrivava dal mare, dal canale di Sicilia, a causa di un corsaro dalla barba rossa. Era il Bay di Algeri e comandante della flotta ottomana, il suo nome era Khayal-Din Barbarossa, il quale incuteva terrore con le sue incursioni piratesche anche nel mar Ionio e nella costa catanese. Per arginare questi continui attacchi, in quei decenni si rinforzarono le mura difensive medievali della città, le quali con lo sviluppo tecnologico delle armi da fuoco non reggevano più la potenza balistica dei cannoni più moderni. In via Cardinale Dusmet possiamo ammirare le possenti mura di fronte gli archi della marina, appunto le mura di Carlo V. Il sistema difensivo non si fermò con il potenziamento delle mura ma continuò con la ristrutturazione delle porte d’ingresso alla città già esistenti e la costruzione di altre porte, come la porta di Carlo V. Questa porta ancora visibile si trova in via Dusmet ed è una delle entrate del mercato del pesce (la Pescheria). Per completare la difesa contro gli Ottomani, Carlo V fece costruire le torrette d’avvistamento e di prima difesa dalla terra che vediamo in piazza Europa, in viale Artale Alagona (di fronte l’istituto nautico), fino ad arrivare a Santa Tecla ad Acireale. Questo apparato difensivo dovette funzionare bene, insieme alla marina cristiana che riuscì più volte a sconfiggere i Turchi, altrimenti, tra l’altro, nella lingua siciliana vi trovavamo parole turche. Un aneddoto che mi piace ricordare ha la sua origine dal nome di una via del quartiere storico-popolare della Civita, via Porta di ferro. Il nome di questa via già fa desumere che da quelle parti ci doveva esistere una porta costruita in ferro. E infatti nella topografia della città di Catania del XVI secolo era segnata tale porta. Ecco l’aneddoto: la costruzione di questa porta è dovuta alla vittoria di una flotta cristiana su quella ottomana guidata dal pirata Barbarossa, così una parte del bottino di guerra fu usato per erigere questa porta di ferro, che rese ancora più sicura la città.

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