Arte

Art Challenge: l’Arte non è mai stata così social

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Abbiamo dato sfogo a tutta la nostra fantasia per ingannare il tempo in questa quarantena. Cerchiamo di impegnare noi e chi ci sta accanto con attività utili a tenerci attivi e, perché no, che diano anche un po’ di svago in attesa di poter essere liberi di tornare alla normalità. Sui social imperversano più o meno opinabili “challenge”, gare di tutti i tipi per sfidare amici e parenti che, in un momento come questo, ci fanno sentire tutti più vicini. La tecnologia è divenuta il mezzo per abbattere le distanze, sociali e culturali, come ha fatto l’arte nel corso dei secoli. Probabilmente dal 18 Maggio potremo tornare a visitare mostre e musei, dando libero sfogo al nostro bisogno di cultura. Ma se nel frattempo l’Arte bussasse alla nostra porta? O meglio, fossimo noi a replicarla, viverla, reinventarla? E’ il caso della trentunenne olandese Anneloes Officier, che racconta: “Dopo il primo giorno di quarantena l’idea di dover stare a casa per così tanto tempo senza alcuna relazione sociale all’infuori delle mie due coinquiline Floor e Tessa sembrava insopportabile. Così ho pensato a questo challenge: imitare un quadro famoso usando 3 prodotti disponibili a casa. Ho fatto un esempio riproducendo “La ragazza con l’orecchino di perla” usando un asciugamano, una tovaglietta e l’aglio a simulare gli orecchini”. Ah la mente umana! Nasce così uno dei challenge più in voga tra quelli che stanno spopolando sul web, e no, non parliamo di roba da bere. Adulti e bambini, animali domestici, medici dopo turni estenuanti o insegnanti si sono cimentati in questo fantasiosa gara, replicare opere d’arte “home made”. La challenge è stata subito notata dal Rijksmuseum di Amsterdam e rilanciata da diversi musei in giro per il mondo che, dopo aver aperto le loro porte a tour virtuali, hanno deciso di invitare i loro visitatori a sfidarsi in questo esercizio creativo.

Il Louvre a Parigi, l’Hermitage di San Pietroburgo e il Metropolitan di New York sono solo alcuni di questi. Anche Il Getty Museum di Los Angeles, istituzione Americana in tema di arte, non si è fatta scappare l’opportunità di sfidare i suoi followers su Twitter e Facebook ricondividendo le fantasiose e creative riproduzioni sui suoi social. Una trovata promozionale che, oltre a far aumentare in pochi giorni i followers, ha reso “a portata di mano” l’arte, quella vera, fatta di inventiva e fantasia.
Semplici tovaglie da tavola diventano raffinati abiti rinascimentali, oggetti di uso comune, un termometro o un rotolo di carta igienica per esempio, splendide nature morte e, perché no, anche un pupazzo di “Groote”, personaggio de “I Guardiani della Galassia”, un ermellino degno di Leonardo da Vinci. Praticamente tutto può diventare Arte, basta solo un po’ di creatività e tanta voglia di divertirsi. Del resto artisti del calibro di Raffaello, lo stesso Leonardo, o del Botticelli non hanno fatto altro che esaltare ciò che la realtà quotidiana gli offriva, rappresentandola e rivisitandola secondo la loro percezione, rendendola immortale. Chissà che non sia l’arte a salvare il mondo, di sicuro ci donerà qualche istante di felicità e divertimento.

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